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Post N° 47


Un eremita è una persona che vive, per sua scelta ed in una certa misura, in isolamento dalla società, spesso in un luogo remoto. Le ragioni principali che possono portare ad una scelta del genere sono di solito spirituali o religiose.[1]La scelta di solitudine, contemplazione e ascetismo che caratterizza la vita eremitica non è esclusiva del cristianesimo, ma nasce in Oriente e anzi lo precede, storicamente, di vari secoli. L'Asia ha conosciuto fin dall'antichità forme di vita ascetica e solitaria assimilabili alla vita eremitica nota al mondo mediterraneo, legate all'Induismo, al Taoismo e al Buddismo (VI secolo a.C. e precedenti). Spesso, nella letteratura religiosa e in quella laica, il termine "eremita" viene usato impropriamente ad indicare chiunque viva con uno stile di vita solitario, compreso il misantropo, e, in contesti religiosi, il termine è stato talvolta reso come sinonimo di "anacoreta" (dal greco ἀναχωρέω, anachōreō, che significa "ritirarsi", "partire per la regione al di fuori della città"), recluso e solitario. Tuttavia, è importante mantenere una chiara distinzione tra la vocazione degli eremiti e quella degli anacoreti. fonte wikipedia.it