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Post N° 15


si sedette a quel bar, lo sguardo perso nel vuoto..il cameriere si avvicina intimidito da quello sguardo corrucciato e altero, "un caffè"..è lontana, distante.una mano delicata trattiene una sigaretta, un semplice anello, uno smalto tenue..gli occhi sono pieni di lacrime e pare leggervisi una tristezza sconosciuta.chi passa si chiede "cosa mai avrà?"...ma si sbagliano lei non è lì, lì c'è solo il suo corpo, la sua anima è frantumata, scissa..non più sua.Ricordaricorda momenti magici, inmprevisti, effimeri, veri, spontanei che hanno lasciato nell'aria un'amarezza che nessun profumo riesce a togliere.Sorseggia il suo caffè caldo, tentando di distogliere i suoi pensieri, di far sprofondare quelle immagini nella parte più recondita del suo cuore, protette con maniacale cura, affinchè non possano tornare a galla.il cameriere la fissa perplesso, gli dispiace il vedere tanta tristezza, ma può fare poco..rientrando accende lo stereo, sperando che la musica possa in qualche modo farle tornare il sorriso che tanto vorrebbe conoscere.La canzone parte..e il destino gioca ancora, perfido e crudele..è Quella canzone.e le lacrime scivolano sulle guance ben truccate, poche solitarie. Lei prova a trattenerle per un attimo, ma si abbandona poi a quel leggero e delicato dolore, lo lascia sfogare lentamente, relegandolo in ogni lacrima...racchiudendole in quel piccole e fragili gocce che si disperdono...il cameriere scuote la testa, ora si sente anche in colpa..con un sospiro le si siede accanto e si accende una sigarettalei distaccata e altezzosa, lo guarda di sbiegoma gli regala poi un mezzo sorrisotacito messaggio tra due sconosciutifinita la sigaretta, lui si rialza"non ti dirò che non ne vale la pena, ti dirò di essere felice, magari tra lacrime e sorrisi rari quanto quella felicità che hai trovato. continua a cercarla"lei alza la testa, un lampo d'orgoglio, presto spentoe un nuovo sorriso, intriso di dolore e forza