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Post N° 19


raggi tiepidi cadono obliqui, cercando spazio tra quei corpi stravaccati sull'erba, schivano sorrisi e parole aleggianti e giungono in terra, in parte assorbiti da quella folla.un suono si insinua acuto e rompe la monotonia delle chiacchiere del chiostro.è una piccola fisarmonica d'argento, racchiusa nelle mani d'un ragazzo d'altri tempi, che siede in un angolo, lontano dalla luce assordantelo sguardo fisso davanti a sè, quasi imbarazzante l'intenso azzurro dei suoi occhi, e suona quelle note sconosciute che riempono i pochi silenzi e accompagnano il continuo inseguirsi di vocidettagliodue ragazze siedono sull'erba, alternano sorrisi ed espressioni corrucciateil ragazzo da lontano le osserva, e tacitamente regala loro quella sua melodia intrisa di giocosa tristezzavede le loro guance arrossate, gli sguardi d'intesa che si scambiano e quelli che rivolgono a chi sta loro intorno pieni di curiositàsono belle, sono diverse, sono in fondo complementarinon riesce a staccar loro gli occhi di dossoloro che finalmente s'accorgono d'essere osservate e all'unisono alzano due paia d'occhi ingenui e attenti e li fissano in quelli dello sconosciutoun punto interrogativo a cui lui risponde con un sorrisoe riprende a suonare, di nuovo fissandole, sperando capiscano che dedica a loro quelle note improvvisatel'una vestita di blu, blu scuro e profondo, la frangia gioca sul suo viso e l'espressione da bambina la rende irresistibile, le gambe stese sull'erba, non s'accorge di quant'è bellal'altra ha uno scialle colorato buttato sulle spalle,e i ricci le ricadono da una parte, qualche ciuffo si ribella e le ricade sugli occhi,presto spostato con gesto sicuro e delicato, un'aria elegante denota ogni sua movenzauna più donna,l'altra più bambinaa trattil'altra più donna,l'una più bambinaa trattie quella musica sa di loro, e le due colorano quei suoni dei tanti momenti passati insieme e rivolgono a loro volta un sorriso insicuro a quello sconosciuto che ha creato la oclonna sonora di quel pomeriggio di primaverae la musica pare seguire i loro discorsi ora scherzosi (e la fisarmonica saltella di nota in nota, veloce e frizzante)ora seri e profondi (e la fisarmonica ritorna lenta e maestosa)il ragazzo smette di suonarel'incantesimo per un attimo si infrangee nell'assordante chiacchierare che hanno intorno, le due ricercano quel suono ora sparito, lui si concede un piccolo inchino, certo per un momento,ma solo per un momento,che uscita di scena la sua fisarmonica, quel quadro perderà la sua magiasbagliale due si riguardano negli occhie la danza ricominciaritmata stavolta da risate complici e silenzi assaporatiresoconto di un pomeriggio di non-studio tra chiacchiere sole e una fisarmonicaG.ti voglio davvero bene