Eppur si muove...

Chi cambia le regole


Oggi ho aperto il giornale e a pagina 8 ho trovato questa notizia: In Francia l'autostop si fa su Internet. Sottotitolo: E' boom del sito web in cui passeggeri e automobilisti condividono il viaggio.Ora, al di là della notizia in sé, volevo esprimere alcune considerazioni di tipo economico e di portata sociale.In economia, quella attuale, vale la legge del mercato. Composto da domanda e da offerta. Quando la domanda incontra l'offerta, e viceversa, quando il prezzo di un bene o di un servizio è ritenuto giusto - il prezzo denota il valore del bene acquistabile - allora si perviene alla conclusione di quello che i mercanti medioevali definivano affare. Ancor oggi usiamo il termine affare. Affare, affari, far affari, essere in affare con qualcuno, far un viaggio d'affari, concludere un affare e via dicendo. Spesso un affare è sinonimo di vantaggio per una delle due parti. Quando si conclude un affare ognuna delle due parti, o più parti in causa se c'è una procura in essere, è soddisfatto di ciò che ottiene in cambio. Avviene uno scambio. Bene contro denaro, o altro di pattibile. Io sarei ancora per la legge del baratto, ma se dichiarassi così mi taccerebbero di essere antico o antiquato. Mi tengo gli aggettivi antico e antiquato, perché concettualmente sono per l'economia, e non per la finanza, una sua evoluzione spinta verso la speculazione basata su logiche matematiche.Poi si dice di un'impresa che sta sul mercato. Questa impresa sa offrire prodotti che il mercato, la domanda in questione, apprezza, e sono ritenuti appropriati e desiderabili, perciò acquistabili dal mercato in quanto tale. Si è in una logica competitiva, in quanto più imprese che producono un determinato bene più o meno omogeneo offrono i loro beni ad un determinato prezzo. Fin qui il mercato è ben definito. Domanda, offerta, prezzi, offerte commerciali, beni e servizi offerti, gusti dei consumatori e clienti.Quando c'è crisi significa che qualcosa si è inceppato nel meccanismo. Può esserci crisi di domanda, o crisi di offerta...il tutto si riperquote sul livello dei prezzi, e sull'economia generale. Mi veniva in mente un produttore di tecnologia informatica americano che si è buttato in questi ultimi anni in un nuovo mercato, quello della telefonia mobile, diventando un leader. Come ha fatto? Aveva le conoscenze appropriate per entrare nel mercato, aveva i brevetti, aveva sviluppato delle forme di collaborazione con fabbriche di componenti elettroniche in paesi dove il costo della manodopera è indubbiamente basso. I rischi di fare flop c'erano. Invece è stato un successo. In un mercato dominato da due, tre, quattro, o poco più, produttori di telefonia mobile, questa impresa ha sbaragliato il mercato imponendo i propri prodotti perché...ha cambiato le regole del gioco. Ha modificato il mercato. Ha dato una scossa offrendo prodotti nuovi e innovativi, incontrando i gusti dei potenziali clienti. Questo è un esempio di come l'economia e la vita sociale cambia nel volgere di pochi anni. Ora, la situazione economica non è troppo florida. Ce ne accorgiamo tutti, ogni giorno, con rincari di prezzo, e tanti altri indicatori. Sfiducia, prima fra tutti. E così, riprendendo lo spunto del titolo di giornale, sono cambiati gli atteggiamenti di fondo. E' cambiato il modo di spendere, cambia la composizione della spesa, cambiano gli strumenti finanziari. Un tempo si pagava solo in contanti, ora si può pagare tramite carta prepagata o carta di credito. Non c'è più un mercato...tradizionale, ma un mercato - direi - più trasversale. Viene meno la logica individualista di un acquisto per effetto dell'emersione di una logica collettivistica, o di condivisione di un acquisto.Non ci son più solo gli alberghi che offrono un letto per dormire, ma locande, Bed & Breakfast, campeggi, ostelli e altro ancora. Si offre qualcosa, in modo diverso, per uno specifico bisogno o esigenza. La tendenza - pare - sia quella di condividere un'esperienza, un acquisto, per far scendere il prezzo, il costo, il valore unitario del bene o servizio richiesto. Si condivide un passaggio in automobile, si condivide il taxi, si condivide un posto letto non più in una camera sola ma in un dormitorio, come nel caso dell'ostello. L'economia cambia perché cambiano le esigenze, i gusti, le convenienze.Una massa di persone che improvvisamente o gradualmente si accorgono che sia conveniente spendere i propri soldi in maniera diversa sono persone con un'intelligenza economica straordinaria, perché sanno modificare i loro comportamenti abituali d'acquisto al fine di soddisfare più pienamente i propri bisogni. L'economia si muove. Cambia. Si trasforma.Basta cambiare una regola e il gioco si modifica. Improvvisamente tutti gli attori in gioco si sentono partecipi del cambiamento in atto e attuano tutti i sistemi per stare sul mercato.Questo cambiamento di regole può avvenire o dal basso, attraverso un esigenza specifica della domanda che influenza l'offerta, o, più specificatamente, dal lato dell'offerta, che immette beni in linea con le aspettative dei potenziali clienti. Ecco un altro concetto che mi piace molto: lo stare in linea. Se non stai in linea, non sei nessuno. O sei un alternativo. Oggi più o meno tutti abbiamo un frigorifero, un televisore, un telefono cellulare. Chi non lo possiede pare che non viva in linea con la moda dell'epoca. Poi troviamo anche persone che possiedono forni a microonde, lavatrici, asciuga capelli e quanto altro. Tutto può essere considerato un surplus, un di più, una cosa superflua, eppure utile. Siamo circondati da oggetti inutili, o utili all'occorrenza. Più che altro abbiamo molti oggetti che occupano spazio. Io di mio possiedo molti libri, e mi ci vorrebbe un' altra libreria per contenerli tutti. Ma questa è un'altra storia.Stiamo assistendo al cambiamento di regole quotidianamente. Basta una singola persona che imponga una moda o un determinato comportamento che se ciò risultasse di successo o conveniente molte persone abbandonerebbero le vecchie abitudini per le nuove. Oppure basta l'idea di un ingegniere, di un architetto, di un designer, di un politico che promuove una nuova legge suscitando dibattito o comportamenti conseguenti.In definitiva, tutti siamo attori. Protagonisti o comparse, stiamo in un mondo che esige il cambiamento. Tale cambiamento può essere di tipo migliorativo o di diverso tipo (conservativo o rivoluzionario). Tutto è in lenta evoluzione. Chissà se fra qualche anno esisteranno ancora i blog per scrivere questi pochi pensieri. Magari mi ritroverò uno strumento di scrittura più intuitivo da usare o semplicemente un programma che mi faciliti il compito di comunicare. Chissà. Ai posteri l'ardua sentenza. Intanto leggetemi. Con simpatia.by inagguato