Eppur si muove...

L' approccio


Nei mesi passati ho insistito su di una parola alquanto particolare: approccio.L'approccio cos'è, in fin dei conti? E', in prima battuta, un modo di relazionarsi e di coinvolgere la controparte nei primi istanti iniziali di qualsiasi attività in comune. Come ti approcci al problema? Qual'è il tuo approccio? Come reagisci? C'è un detto: la prima impressione è sempre quella che conta.Considerazioni: la modalità con cui ci approcciamo verso il prossimo condiziona nel bene o nel male l'instaurarsi di una relazione. Quest'ultima, poi, può essere semplice o complessa (leggi complicata), favorevole o sfavorevole, utile, produttiva di effetti nel futuro o improduttiva e vana. Come si può capire, esistono infinite variabili o sfumature, a seconda dell'approccio che scegliamo di usare. A volte, molto spesso, non lo scegliamo, ci viene spontaneo manifestarci così. Simpatici o antipatici, sbruffoni o insolenti, socievoli o apatici. Siamo ciò che manifestiamo. In linea di massima. Poi esistono pure gli attori, coloro i quali sanno impersonificare una parte, costruita ad arte, per trarre in inganno il prossimo, e a volte anche loro stessi. Consciamente o inconsciamente.Siamo anche ciò come ci vestiamo? L'abito farà il monaco? Lascio aperto l'interrogativo, senza apparire troppo retorico.Intanto, in punta di piedi, educatamente, chiudo il post. L'intento di questo breve scritto, l'approccio specifico e scelto, era quello di calamitare l'attenzione su questa parola e sulle sue implicazioni a livello sociale.  Con una riflessione o forse qualche d'una in più. Intanto i neuroni girano e fanno attività fisica. Si spostano a destra e a manca del nostro emisfero cerebrale instaurando nuove connessioni neuronali sinaptiche. E' tutto un approcciarsi, per poi interagire. Non saprei se loro si muovono come me in punta di piedi e con estrema educazione...intanto chiudo il post augurando buona prosecuzione di lettura e felice giornata o serata o nottata. by inagguato