Finalmente nuoto. Nuoto come vorrei, nuoto come ho sempre desiderato di fare. Stamattina mi son messo sotto la supervisione della mia coach di piscina, una tipa davvero tosta, che adesso è l'allenatrice della squadra master del Camogli, tutto pimpante e desideroso di farle vedere i miei miglioramenti. Ebbene, lei ha visto i miei enormi progressi.
Ora nuoto come ho sempre desiderato fare. Il merito va a lei, ai suoi programmi personalizzati tarati sul mio fiato, sulla mia forza e sulla mia resistenza, e a me, che con costanza e pazienza mi son messo ligio ligio a macinare vasche su vasche.Un paio di anni fa non mi muovevo neppure a gambe stile con la tavoletta. Avevo il bacino bloccato, da tensioni muscolari e pochi movimenti sportivi. Adesso vado, discretamente. Anche lo stile libero - a detta del mio coach - ho migliorato tantissimo. Prima non riuscivo nemmeno a fare una vasca di 25 metri, adesso ne faccio ben 4 di seguito, con un ritmo tutto mio, senza forzare, controllando la bracciata, la gambata, la respirazione e tutto quanto.Andando due volte a settimana i risultati son venuti. Questione di allenamento. Devo ringraziare pure tutti quanti mi hanno incoraggiato nella pratica sportiva del nuoto, a cominciare da una mia parente che ha giocato in gioventù nella mitica Pro Recco femminile, ed è stata anche una delle mie prime insegnati di nuoto in tenera età, quando avevo sei o sette anni, la Vanda Lise. Tutte le volte che ci incontriamo, io le parlo entusiasta dei miei miglioramenti, dei miei allenamenti, trovando in lei un volto sereno e felice, aperto, e incoraggiante, di sostegno.Sono contento di me. Di strada ne devo fare ancora tanta, per puro spirito di miglioramento continuo,tanta umiltà e voglia di imparare sempre, però sono estremamente soddisfatto di me.Mi godo la mia capacità idrodinamica, lo scivolare lento e continuo sull'acqua, il toccare l'altro bordo della vasca della piscina, quello che sta di fronte a me, quello che mi sfida e mi dice: mò arrivaci, toccami, e riparti di slancio, con coraggio, abnegazione, determinazione, sana ostinazione, trovando sempre quel feeling tra la mia pelle e il volume dell'acqua che mi scivola addosso.Di strada ne devo fare ancora molta. Il mio camminare mi porterà dove vorrò, ovunque nel mondo. Metaforicamente parlando, il mio nuotar è un semplice modo di muoversi, scoprendo come reagisce il mio corpo. E' un modo per scoprire me stesso, conoscermi.Ho accettato la sfida con me stesso alcuni anni fa, ora sto raccogliendone i frutti.Tutta salute. A presto. By inagguato - foto tratta da http://peterrei.files.wordpress.com/2009/10/phelps_breath.jpg