Qualcosa ebbe inizio. Da quel giorno. Non so quale giorno. Il tempo non ha senso se non gli si da senso. E' stato un giorno strano, pieno di sorrisi e fiducia. Volevo una prova. Volevamo una conferma. Una simpatia.Volevo l'aria scuotermi l'anima. Volevo il sole scaldarmi, volevo un idea illuminarmi. Volevo qualcosa di te, volevo qualcosa da te, volevo qualcosa da me. Non so cosa volevo. Volevo gioia, un abbandono, un arrendermi al destino, un travolgermi all'improvviso, un calore, un cuore palpitante, un attimo eterno, un battito di ciglia, un sorriso stordente e vibrante.Tutto questo l'ho cercato ogni giorno, in ogni nostro breve attimo. Non erano più attimi eterni, ma...brevi attimi fuggenti. Il tempo volava, il tempo sembrava beffarsi di noi, beffarsi di me e di te.Volevo te. Una carezza, un abbraccio, un sogno. Volevo l'acqua che bagnasse le nostre caviglie, la pioggia sporcare le nostre anime, volevo purezza, acqua limpida sorgiva, salsedine e fango pulito.Tutto sembrava relativo. La mia situazione non era la tua situazione. Distanze sembravano separarci continuamente. Speravo sempre che nuove distanze ci avvicinassero, con illusione e pazza ilarità.Volevo una cosa con te. Con te. Guardarti dentro, delineare col mio sguardo ogni tua intima piega, essere dentro te, ai tuoi pensieri, al tuo essere. Pia illusione. E tutto ciò che voglio è scuotere la tua anima. Sembra un torpore, il mio, il tuo, il nostro. Questo anestetizzare il dolore ci ha ucciso. Ucciso il desiderio, la passione verso l'altro. Non esiste più ragionamento che possa comporre la nostra irrazionale voglia di stare insieme. Non stiamo più insieme. Siamo lontani, lontani, lontani. Il tuo sguardo fugge freddo lontano, via dal mio. Fai fatica a guardarmi negli occhi. E io faccio fatica a guardarmi dentro. Cosa c'è di sbagliato? Cosa c'è di perso?Lascio che un brivido di freddo scivoli via, sto soffrendo. Mille pensieri offuscano la memoria, la confondono, la stordiscono di altre mille sensazioni.Può il sole guarire il male? Qualcosa di nuovo attendo. Attendo la valanga a monte, voglio farmi travolgere. Troppo spesso ho soffocato i miei pensieri sotto la sabbia bruciante. Tutto sembra non avere senso, anche se un senso ce l'ha. E tutto ciò che voglio è scuotere la tua anima.Voglio scuotere anche la mia anima. Voglio volere qualcosa che mi faccia bene. Voglio volermi bene. Troppe volte ho pensato, troppe volte non ho agito come avrei voluto, o come avresti voluto. Non ho voluto abbastanza. Ora come stai? Abbastanza...bene o male non importa, tutto è relativo.Volevo intensità, sincerità, lealtà, un sentimento profondo e alto...chiamalo amore, pazzia, gioia, dolore...Sono così come mi vedi. Accettami così.Insieme al sole risplendiamo sul nostro cammino, insieme alla pioggia cadiamo attraverso l'aria.Tutto ha un senso, anche se continuo a non vederlo. Qualcosa mi rende cieco.Quel qualcosa sei tu.
...lasciamo che piova...
Qualcosa ebbe inizio. Da quel giorno. Non so quale giorno. Il tempo non ha senso se non gli si da senso. E' stato un giorno strano, pieno di sorrisi e fiducia. Volevo una prova. Volevamo una conferma. Una simpatia.Volevo l'aria scuotermi l'anima. Volevo il sole scaldarmi, volevo un idea illuminarmi. Volevo qualcosa di te, volevo qualcosa da te, volevo qualcosa da me. Non so cosa volevo. Volevo gioia, un abbandono, un arrendermi al destino, un travolgermi all'improvviso, un calore, un cuore palpitante, un attimo eterno, un battito di ciglia, un sorriso stordente e vibrante.Tutto questo l'ho cercato ogni giorno, in ogni nostro breve attimo. Non erano più attimi eterni, ma...brevi attimi fuggenti. Il tempo volava, il tempo sembrava beffarsi di noi, beffarsi di me e di te.Volevo te. Una carezza, un abbraccio, un sogno. Volevo l'acqua che bagnasse le nostre caviglie, la pioggia sporcare le nostre anime, volevo purezza, acqua limpida sorgiva, salsedine e fango pulito.Tutto sembrava relativo. La mia situazione non era la tua situazione. Distanze sembravano separarci continuamente. Speravo sempre che nuove distanze ci avvicinassero, con illusione e pazza ilarità.Volevo una cosa con te. Con te. Guardarti dentro, delineare col mio sguardo ogni tua intima piega, essere dentro te, ai tuoi pensieri, al tuo essere. Pia illusione. E tutto ciò che voglio è scuotere la tua anima. Sembra un torpore, il mio, il tuo, il nostro. Questo anestetizzare il dolore ci ha ucciso. Ucciso il desiderio, la passione verso l'altro. Non esiste più ragionamento che possa comporre la nostra irrazionale voglia di stare insieme. Non stiamo più insieme. Siamo lontani, lontani, lontani. Il tuo sguardo fugge freddo lontano, via dal mio. Fai fatica a guardarmi negli occhi. E io faccio fatica a guardarmi dentro. Cosa c'è di sbagliato? Cosa c'è di perso?Lascio che un brivido di freddo scivoli via, sto soffrendo. Mille pensieri offuscano la memoria, la confondono, la stordiscono di altre mille sensazioni.Può il sole guarire il male? Qualcosa di nuovo attendo. Attendo la valanga a monte, voglio farmi travolgere. Troppo spesso ho soffocato i miei pensieri sotto la sabbia bruciante. Tutto sembra non avere senso, anche se un senso ce l'ha. E tutto ciò che voglio è scuotere la tua anima.Voglio scuotere anche la mia anima. Voglio volere qualcosa che mi faccia bene. Voglio volermi bene. Troppe volte ho pensato, troppe volte non ho agito come avrei voluto, o come avresti voluto. Non ho voluto abbastanza. Ora come stai? Abbastanza...bene o male non importa, tutto è relativo.Volevo intensità, sincerità, lealtà, un sentimento profondo e alto...chiamalo amore, pazzia, gioia, dolore...Sono così come mi vedi. Accettami così.Insieme al sole risplendiamo sul nostro cammino, insieme alla pioggia cadiamo attraverso l'aria.Tutto ha un senso, anche se continuo a non vederlo. Qualcosa mi rende cieco.Quel qualcosa sei tu.