Eppur si muove...

Maggiore impegno


Capita che ci si debba impegnare per raggiungere uno scopo, un obiettivo. L'impegno è quella forma di volere spassionato e determinato che fa sperare di (r)aggiungere un passo ulteriore all'attuale.Ci si impegna per volontà, per desiderio, per ardore, per passione, per foga, per partito preso, per principio; ci si impegna per mantenere lo stato attuale, per raggiungere uno stato desiderato e desiderabile, ci si impegna per un futuro diverso e migliore. Ci si impegna per convinzione politica, per calcolo, per sopperire a una deficienza o per una debolezza nostra, contro l'impossibilità palese e manifesta, contro un destino avverso.A me, per esempio, mi dicevano che avevo grinta, quando mi vedevano giocare a calcio. Avevo una gran corsa, ma poca tecnica. Il mio impegno massimo era la corsa, con un discreto controllo del possesso palla. Con la corsa sopperivo a qualche difetto di tecnica. Mi impegnavo a giocare meglio. A volte, un maggiore impegno non produce gli effetti sperati. Lo zelo - desiderio ardente di fare, di adoperarsi, prontezza nell'operare - può causare conseguenze nocive, un peggior risultato. Non possiamo sapere se facciamo meglio o peggio, però riteniamo di fare una certa cosa in modo giusto, secondo il nostro personale metro di giudizio e valutazione. Poi le conseguenze vengono dopo, come è giusto che sia - scusate la ripetizione.Altra massima: solo chi lavora sbaglia. Mi è capitato di commettere errori nel mio lavorare. A fronte del mio impegno, i miei sforzi di ridurre al minimo gli errori sono stati vani e così gli errori si sono moltiplicati. E ho commesso degli sbagli. Mi rinfrancano i miei colleghi dicendomi che se non avessi lavorato, non avrei sbagliato. E' giusto sbagliare, perché così si capisce e si comprende dove si può migliorare, vedere se si possono adottare correttivi, è un'occasione per cambiare visione, strategia, mezzi o alleanze.Capita qualche volta, anche, di girare a vuoto. L'impegno è massimo ma non sortisce un maggiore risultato, sia in termini quantitativi che in termini qualitativi. Può esserci dell'incapacità della persona di raggiungere un certo livello. Conosci te stesso e capirai fin dove e in che modo potrai impegnarti per arrivare giustamente al livello a te più consono. Noi tutti abbiamo dei limiti. L'impegno, in questo caso, è vano.Invece, l'impegno può produrre effetti se davvero la persona ha potenzialità da sviluppare tali da poter raggiungere traguardi ulteriori. Un asino non potrà mai diventare la giovenca più desiderata del pascolo, rimarrà un asino con la corda appesa ad un ramo d'albero. Però, se l'asino volesse...e avesse capacità, doti, e...fortuna, oltre a un diverso destino...chissà cosa potrebbe diventare.Tutto questo per dire...ciò che ci fa distinguere gli uni dagli altri sono esattamente i sogni di cui ognuno si nutre, per desiderare qualcosa di migliore o di fantasiosamente proficuo per se stesso. I sogni come ambizione, come obiettivo su cui tendere il nostro arco.Teniamoci aggrappati ai nostri sogni, sono i sogni che ci fanno andare avanti. E' tutta materia grigia che s'illumina di neurotrasmettitori, i quali si attivano per mettere in contatto altri trasmettitori, i quali ancora devono dare l'impulso per compiere un dato gesto. Sia fatta la tua volontà. Teniamoci i nostri sogni nel cassetto e...ogni tanto apriamo questo cassetto. Anche il gesto d'aprire è un gesto di volontà, di impegno. Volere è potere. Conta ciò che vogliamo fare, conta ciò che vogliamo desiderare. Siamo fatti di sogni. Siamo ciò che abbiamo sognato di essere. A volte, però, siamo in parte ciò che abbiamo sognato di essere...ma questa è un'altra storia, un ulteriore interrogativo. Che lascio per disimpegno. C'è spazio per meditare. Stop.Non mi impegno più, oltre, per questo post. STOP ME NOW. BYE BYE BABY. OHH YEAHH.by inagguato