Eppur si muove...

Liste della spesa


Si avvicina il Natale e si assiste, come ogni anno, alla corsa ai regali. Le vetrine dei negozi sono addobbate di ogni genere di oggetti pronti ad essere acquistati. I consumatori, noi povero popolo ricco di superfluo, sono sempre alla ricerca del regalo perfetto, dell'oggetto utile, del bene da acquistare utile e non effimero. Popolo attento al risparmio, cercando qua e là l'offerta giusta, e popolo che attende con ansia la tredicesima mensilità di stipendio.Le retribuzioni sono quelle che sono; i dati economici dicono che le retribuzioni degli italiani hanno poco potere d'acquisto, sono relativamente basse, rispetto ai livelli degli altri paese d'europa - forse solo Grecia e Portogallo hanno livelli di retribuzione più bassi dei nostri. Eppure, le giornate dedicate allo shopping natalizio non mancano. Il termometro della situazioni ce l'hanno solo i commercianti. C'è chi si lamenta di quella parola che non si deve mai pronunciare - "crisi" - e chi gli affari li fa veramente, non conoscendo difficoltà economiche e finanziarie di ogni sorta. I telegiornali fanno a gara ad inserire commenti e servizi riguardanti cittadini o commercianti, tutti uniti sulla stessa barca, come paradosso, che fanno il punto della situazione economica personale. Come sono andati gli affari? Trovato niente di interessante? Ha trovato quello che più le serve? Ha già finito di fare i regali per Natale? Queste le domande più frequenti.Ecco allora le liste della spesa. Le liste della spesa aiutano a ricordare ciò che abbiamo bisogno di acquistare. Ci alleggeriscono l'ansia da acquisto, sono lo strumento pianificatore per eccellenza su scelte di spesa. Normalmente, settimanalmente le si compilano per la spesa alimentare al più vicino supermercato. Ogni tanto, non le si compilano affatto, semplicemente perché i bisogni sono talmente limitati da non poter acquistare gli oggetti tanto desiderati o perché si ci vuole sentirsi liberi di farsi catturare da ciò che il Mega Store offre, cercando l'acquisto d'impulso o fatti ammaliare dalla promoter di turno. Altre volte, si vuole lasciare al caso la scelta d'acquisto, pronti a farsi affascinare vuoi dalla confezione, vuoi dalle caratteristiche o altro, dell'oggetto che si adocchia. Ci si lascia guidare dal bisogno latente, inconsapevole. Poi c'è la lista della spesa sugli oggetti in saldo, quando è periodo di saldi. Si cerca l'affare, lo sconto a tutti i costi. Atroce fascinazione, atroce illusione. I commercianti ci guadagnano sempre qualcosa. I loro margini di guadagno saranno sempre più risicati, ma sempre guadagni saranno. E noi apriamo il portafoglio.Vivere è anche un pò spendere. Saper spendere o investire bene è un'arte che si affina nel tempo. Tutto è un ciclo che si ripete. Ci accreditano lo stipendio, pensiamo a come spendere, a come soddisfare i nostri bisogni, ci facciamo condizionare da mode e pubblicità, acquistiamo beni e servizi, aspettiamo il prossimo stipendio. E via di questo passo verso nuovi acquisti.Il sistema, il meccanismo economico con cui è imperniato il nostro modo di vivere, ci porta a essere dei consumatori di beni e servizi, quasi giornalmente. Si inizia col caffè al bar di prima mattina, con la colazione, e si finisce con l'aperitivo del pre o del dopo cena, con amici e conoscenti. In mezzo, pranzo e cena in casa, o fuori casa, con altro esborso di denaro. Mi domando: ma dove finisce tutta questa marea di denaro? Praticamente ognuno sostenta il prossimo, foraggiando il proprio e l'altrui tenore di vita. Ma a quale prezzo?Dubbi e interrogativi, forse, senza pronta ed esaudente risposta...intanto anch'io mi accomodo seduto alla poltrona di questo circo mediatico come moderno consumatore...sempre pronto a compilare nuove liste della spesa. Se qualcosa serve, almeno faccio qualcosa di utile per me. A presto e buona vita!by inagguato