C'è stato un tempo in cui c'era chi mi conosceva in quasi tutte le mie sfumature...La gioia, la rabbia, la gelosia, l'amore, la paura, il coraggio, l'affetto, la sensibilità...Aveva imparato silenziosamente a conoscermi. Gliel'avevo permesso io. Lasciando cadere tutte le mie difese e inibizioni l'avevo fatto entrare così profondamente dentro di me al punto che riusciva a prevedere le mie reazioni e le mie emozioni. Al punto che sapeva che piango vedendo quel film e che ho una sensibilità che mi fa rigare il viso al pari di un bambino a cui viene tolto il giocattolo.Un legame senza nome che è nato ed è stato portato avanti mai alla stessa velocità e con gli stessi tempi, c'è sempre stato prima uno e poi l'altro.Un sentimento forte con pari dolore...Parole scritte d'istinto, a km di distanza, in piena notte, sincerità e confessioni labili... Canzoni timidamente dedicate, lasciate come soundtrack di una telefonata o scritte distrattamente... Sensazioni ed emozioni mai vissute appieno se non in quei pochi momenti in cui era possibile e in cui tutto veniva preso con avidità, lasciando poco spazio alle parole che avevano riempito le distanze e fatto compagnia per troppo tempo, ma che mai però erano riuscite a chiarire i dubbi...Parole che a rileggerle fanno ancora un po' tremare il cuore, ma che creano altrettanta rabbia per i risvolti che hanno avuto. Parole che hanno ferito al punto di metter in dubbio tutto ciò che poteva essere messo in dubbio e posto una vita su un filo di cotone...2 anni e mezzo che hanno lasciato segni profondi, che col tempo sono diventate cicatrici. Cicatrici che a volte ancora capita di riguardare e pensare a ciò che era, per un attimo, un istante, giusto il tempo di scrivere una pagina di vita e poi, poi smettere... Perchè una bambina non resta per sempre bambina.....
Post N° 39
C'è stato un tempo in cui c'era chi mi conosceva in quasi tutte le mie sfumature...La gioia, la rabbia, la gelosia, l'amore, la paura, il coraggio, l'affetto, la sensibilità...Aveva imparato silenziosamente a conoscermi. Gliel'avevo permesso io. Lasciando cadere tutte le mie difese e inibizioni l'avevo fatto entrare così profondamente dentro di me al punto che riusciva a prevedere le mie reazioni e le mie emozioni. Al punto che sapeva che piango vedendo quel film e che ho una sensibilità che mi fa rigare il viso al pari di un bambino a cui viene tolto il giocattolo.Un legame senza nome che è nato ed è stato portato avanti mai alla stessa velocità e con gli stessi tempi, c'è sempre stato prima uno e poi l'altro.Un sentimento forte con pari dolore...Parole scritte d'istinto, a km di distanza, in piena notte, sincerità e confessioni labili... Canzoni timidamente dedicate, lasciate come soundtrack di una telefonata o scritte distrattamente... Sensazioni ed emozioni mai vissute appieno se non in quei pochi momenti in cui era possibile e in cui tutto veniva preso con avidità, lasciando poco spazio alle parole che avevano riempito le distanze e fatto compagnia per troppo tempo, ma che mai però erano riuscite a chiarire i dubbi...Parole che a rileggerle fanno ancora un po' tremare il cuore, ma che creano altrettanta rabbia per i risvolti che hanno avuto. Parole che hanno ferito al punto di metter in dubbio tutto ciò che poteva essere messo in dubbio e posto una vita su un filo di cotone...2 anni e mezzo che hanno lasciato segni profondi, che col tempo sono diventate cicatrici. Cicatrici che a volte ancora capita di riguardare e pensare a ciò che era, per un attimo, un istante, giusto il tempo di scrivere una pagina di vita e poi, poi smettere... Perchè una bambina non resta per sempre bambina.....