mamma single

Ciao, amica mia...


E' morta una mia carissima amica...aveva scoperto di essere malata a luglio, la malattia se l'e' portata via in pochissimi mesi, distruggendola nel corpo e nell'anima. Una persona speciale....con cui la vita non è stata tenera, riservando tanti problemi e dolori,eppure ha avuto sempre una gioia di vivere enorme. Un esempio per tanti che hanno molto e non sanno apprezzare niente. Potrei scrivere tante cose...ma non me la sento. E forse sarebbero riflessioni banali...come trovare un senso in tutto questo? Ma d'altra parte hanno forse senso la sofferenza , la malattia e la morte che colpiscono migliaia di persone ogni giorno, anche bambini e ci lasciano indifferenti perchè sono per noi sconosciuti... o al più fotogrammi di un telegiornale?E' di altro tipo la riflessione che invece volevo condividere su questo blog. La mia amica, come me, non aveva una "famiglia tradizionale": c'era lei, la madre-ormai anziana e resa inconsapevole dall'alzheimer- e la figlia. Al funerale c'era molta gente, amici , colleghi, ma...quello che mi ha colpito era la solitudine della figlia. Si vedeva benissimo che accanto a lei non c'era una famiglia, qualcuno che condividesse realmente il suo dolore e la sostenesse..tutti noi soffrivamo, certo, ma era un dolore diverso..alla fine ognuno salutava e se ne tornava a casa propria, alla sua vita...soltanto la vita di quella ragazza era cambiata radicalmente, per sempre.Questa è la vera solitudine. Non è la mancanza di compagnie, amicizie, quelle si trovano sempre...è trovarsi soli ad affrontare i grandi dolori e le grandi gioie della vita che, inutile sostenere il contrario, può realmente condividere con noi soltanto chi ci ama, chi è parte della nostra famiglia. E' una condizione che io conosco bene...ricordo la morte di mio padre, ricordo le preoccupazioni della gravidanza, il timore che quacosa andasse storto...e sarei stata da sola ad affrontare le conseguenze. Forse proprio perchè l'ho provato in prima persona, l'ho visto in questa ragazza, sicuramente molto più giovane e fragile di me.Ed ho anche pensato a mia figlia che tra qualche anno potrebbe essere al suo posto...pure lei non ha nessuno oltre me. Non posso farci nulla. Se non cercare di renderla autonoma e indipendente il più presto possibile, in grado di badare a se stessa e gestire la propria vita ( ed in questo la mia amica ha in parte sbagliato, purtroppo). E sperare che abbia più fortuna ( o sia più brava di me) e magari trovi l'amore, una persona con cui costruire un vero progetto di vita.