confusione

IL TUO STESSO PASSO


Preferirei bere un caffè,girarmi intorno su me stesso senza ritrovarmi in questa stessa via.Preferirei mangiare all’aperto,giocherellare tra le stelle insieme il tuo sorriso che poi ride e dopo mi sfiora le mani.Girano tutte in tondo queste persone che non sanno cosa fare, dove andare.Il marito di quella donna  si riavvia seguendola tra le offerte migliori. Senza più guardarsi indietro.Il mio nome è questo,sono scritto tra i numeri e i loghi colorati.E tu? Chi sei? Cosa  fai?.Fossi in me mi riguarderei se potessi,se avessi uno specchio, se avessi gli occhi liberi,lo farei adesso,poi penso.Ripenso a te che mi dici quanto valgo e quanto sono capace,ma c’è vento tra i miei sospiri e non c’è tempo,ne ho giusto un po’ per mantenermi felice.Un passo alla volta , mi ripeto tra i denti.Ripeto ancora,quando tutte queste cose avranno i loro incastri io potrò carezzarmi i capelli.Quando tu avrai i tuoi piedi tra le mie scarpe potremo portarci una cena e un letto.La fortuna è grattata e spesso ripagata tra le pieghe delle nostre bocche vicine.Che ne pensi se mangiassimo fuori, bagnati dalla luna?Il resto verrà.Lo vedi? In tondo non c’è più nessuno,sono andati via persi tra i voli e pensieri,i menti bassi e i desideri.Riapro gli occhicome si aprono persiane che si inondano di sole rosso sceso in questa seraChe giustizia bella e divina camminarti accanto e cercare il tuo stesso passo.