confusione

E CHE SIA QUEL CHE SIA


Aspetto in questa via spenta e silenziosa che il cielo si colori.Volano fumi di camini ancora accesi .Svesto il sole spento e speranzoso, mi intorpidisco di vino dolce restando avvoltonel caldo della sera,le coperte sono le tue braccia,i cuscini i tuoi seni bianchi,le parole i sospiri tiepidi ovattati,tra le tue  mani le mie labbra.Sono morbidi i nostri stessi ricordi si chiudono gli occhi come neve a fiocchi sulla lana.Manometto questa vita priva un po’ troppo controllata.Mi reggo forte forte contorcendomi in un torbido equilibrio.Mi ricordo, sono un albero,so che come si scende,un appoggio e poi un’altro,poi si sale piegandosi un po’. Lo vedo,il silenzio silenzioso fischiando con vento tra le ancore.Io mi inerpico, salvandomi in un guscio tra il rosso e il bianco,il vero e il falso,il giusto ,lo sbaglio.Tutto ciò che sono non è molto,e non necessariamente impersono quello che tu vorresti che io sia.Aspetto che l’inganno mi saluti da lontano e che io non mi abbandoni in qualcosa che non voglio.Mi rivesto svestendomi dei sogni lasciati nell’angolo di questa via.Nella sera calda mi guardi e mi sorridi mentre il cielo si colora d’improvviso pastello.A domani,e che sia quel che sia