confusione

TEMPO


Era il tempo che non faceva piovere più,crescendo e camminando nonostante tutto.Guardavi il cielo come se fosse una promessa e, rompendosi in mille pezzi, i pensieri si accumulavanocome un callo che batte sullo stesso punto.Imprecisa come un canestro si piegava la sensazione di sicurezza lungo le tue braccia fine e lunghe.Però, niente e nessuno ti strapperà la palla,nonostante i balzi e le finte scontate.Era il tempo che ci rendeva così forti da tenerci saldi al terreno,pilastri conficcatigiù lungo questa bucata città eterna.Le piante del balcone hanno cercato la notte per dissetarsi,come le labbra asciugate dai miei voli atterrati sui tuoi baci.Luglio si inarca dolcemente come una barca ferma in mezzo a un mare calmo.Gli  autobus partono come formiche solitarie.Sulle corsie di centro il tuo profumo si siede tra le maglie dei nostri destini affamati.Mi fermerò a fare benzina sulla corsia di destra calda ed assolata,il ragazzo dell' IP mi chiama “caro”portandomi via strada, soldi e concedendomi bollini extra.E’ tempo che  vada anche io.