confusione

DAL TUO STESSO SPECCHIO


Alle volte mi chiedo, dove sto andando?. Ora dove paro il tempo?. Io mi giro intorno come se fossi ancora girato. Due bambini corrono con il gelato. Il gioco più bello è quello di averlo avuto e poi buttato tra lo sciogliersi del vento.Eppure io lo sapevo, io lo immaginavo.Immaginavo di averlo mangiato ma non posso,non posso più dividerlo tra me e l’asfalto.Cammino come se fossi  un ghiacciaio senza saper pattinare.Se guardo le mani e penso, se prendo a me le nuvole e il pollinemi si tapperebbe il naso,e io, cosa farei se non ci fosse più la pioggia.Se sapessi scrivere senza bagnarmi, senza andare via con i polpastrellitroverei un blocco nelle strade dei miei pensieri esarei fermato da una guardia. Sono senza i documenti.Mi giro intorno come se fossi già girato.Due bambini si guardano come se fossero fratelli.Il gioco più bello è quello di averlo pensato Poi ,rastrellando tra i sassi, anche i più grossi, che fatica minore farei, se maggiore fosse un passo diverso.Eppure io lo sapevo,se mi fossi guardato,avrei intravisto la tua anima sordaprofondamente solcata dai tuoi occhi.Salvato da te e dal mio dal mio stesso specchio.Dal tuo stesso specchio.