in bianco

Post N° 39


 La principale critica che riceviamo da quando abbiamo aperto questo Blog è che votare scheda bianca equivale a non votare o a regalare un voto agli avversari e così via. Qualcuno si è spinto persino a dire che “dopo” non ci dovremmo azzardare a criticare la futura situazione proprio perchè ci saremmo astenuti dall'esprimere una preferenza. Ci hanno detto che bisogna votare, al limite votare “contro”, votare il “meno peggio”, ma comunque esprimere una qualsiasi preferenza.Abbiamo risposto che sono quattordici anni che votiamo “contro”, che abbiamo accettato il male minore: ci siamo già fidati di Prodi e Veltroni e della loro New Wave, abbiamo già visto Bertinotti buttare tutto all'aria per la sua sete di protagonismo – la sua opposizione interna al governo, ricordate? - ci siamo già sorbiti due volte Berlusconi al governo, per due volte lo abbiamo visto perdere e per due volte abbiamo sperato che fosse finalmente scongiurato il pericolo di vederlo risorgere. Per la terza volta stiamo di nuovo cadendo tra le fauci di quel sorriso isterico. Cosa dovremmo fare ancora?Dare ancora la fiducia a Veltroni?Ma non è evidente che si tratta della stessa minestra riscaldata, con gli stessi compromessi?Nel Prodi1 fu Bertinotti, nel Prodi2 Mastella e nel Veltroni1 potrebbe essere Di Pietro, oppure la Bonino.Basta, grazie.Votare in bianco è una scelta di coerenza, come rifiutare la scheda, come annullarla semplicemente.Nessun candidato mi soddisfa, cosa devo fare, votare qualcuno tanto per dire di averlo fatto?Non ci importa quanti saremo, l'importante è che la mattina dopo, qualunque siano stati gli esiti delle urne, possiamo ancora guardarci allo specchio senza sentire il bisogno di vomitare.