raffinati imbrogli

1.45


Vengo spesso su questa panchina. Mi siedo e nel più banale dei gesti ti aspetto. Qualche volta guardo anche i treni che si avvicendano. Non mi interessano e lo sanno, passano via incuranti di me quanto io di loro. Anche adesso mentre scrivo...Ripenso a quanto ci siamo detti proprio qui, mentre intorno tutti passano e muovono a compiere consuetudini. Ci siam detti cose senza senso apparente qualche volta irritati altre sorridendo. Abbiamo lasciato pagine visibili solo a noi. Questa stazione senza di noi non sarebbe più la stessa. Adesso piove e il rumore mi porta tutte le tue parole insieme come un uragano celestiale, preziose quanto il respiro stesso. Le luci fioche abbandonano una calda intimità dandomi modo di respirarti ancora.Tornerò e giungerà il momento che una figura intabarrata mi si siederà accanto dirai il tuo nome e sentirò la mia voce iniziare una nuova favola quella che solo tu puoi far nascere.A presto a sempre a poi..