IN CERCA DI ME

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 "I Greci hanno capito che la Sfinge che pone delle domande è più piena di speranza.Perché non ci è concesso di passare indifferenti attraverso la propria sabbia delle nostre clessidre.E forse è questa la cosa più importante.Quel sorriso assurdo (della Sfinge),truccato dalla sabbia ci ricordera di più che ogni passo è irreversibile, dietro di noi non ci sono altre tracce,solamente quelle che abbiamo lasciato passando. La Sfinge greca ci lascia tutta la speranza che, una volta andati via ,sopravviverà la nostra risposta. E 'l'unica possibilità. Dipende da come lo si utilizza .Non è necessariamente un merito amare, ma piuttosto una fortuna. Ma arriva sempre un momento in cui ogni labirinto ci stanca e l'unica cosa che brilla davanti a noi è l'amore. In breve, dobbiamo scegliere tra l'amore e smarrirsi. E chi avrebbe il coraggio di scommettere tutto ciò che ha sulla mancanza di amore?"-Octavian Paler-"Mitologie soggettiva"traduzione alina b.(daianasara)
 Il tempo scorre e i sogni si dissipano in una clessidra,disegnando sulla sabbia il volto ancorato sulla riva della solitudine...li,siamo naufraghi della nostra stessa vita,e solo il sapore del sale e il profumo delle alghe ci ricorda da dove siamo venuti.Stiamo sempre cercando una sabbia che ci riscalda il cuore,una battigia dove le onde sono leggere carezze e baciano teneramente i nostri piedi nudi e dove il volo dei gabbiani raggiungono altezze inimmaginabili...Costruiamo con comprensione castelli dal nulla,nello spazio e nel tempo ,li dove i passi fatti insieme restano anche dopo l'onda di una tempesta,come tracce che non si cancelleranno col vento...Sappiamo anche che i castelli di sabbia fatti di attese crollano sempre,perché seppelliscono tra le proprie mura le ali di un sogno....