VAGHEIDEE

Resti quel che resti


-Resti quel che restiCammino in questo mondoSenza pace fino in fondoImmondo falsotondo infame mondocaneRame ferro piombo stagnoBagno le Dta in 3 dita di vitaCompro colori imbratto la menteSente il dente un freddo fendenteSconquasso l'equilibrio offendo il vasoSe è tanto fragile non sarà un casoV'era un sogno celato là dentroOra dal basso è più alto di primaLiberati i frammenti il respiro è più ampioChe il vago non è il vuotoE' il saper dell'incertezzaE' accoglienza è nascita è partoE' una porta mai chiusa all'incantoE sia pure soltanto una speranzaché il desiderio è una domandala cui risposta nessuno conosce.Tuffato nel canto di un nobile piantoPianto di case di lume di luneCielo osservato dall'ultimo pianoFinestra terrazza vetro giardinoDi notte qui ha inizio il mattinoAlberi foglie radice conci(di)mePiedi e mani mari non fiumiE allora lascia che sia mareaCorsa cammino tronco segretoAlberi e giostre circo e teatroUn albero aspetta più antico di tuttiAnche il cielo lo sa e batte alle imposteSta nel tuo nome in poca distanzaNell'occhio del lupo la luce che diceTazza sedia latte cartoneTavolo divano sorriso canzoneE subito la tavola è celesteCome fosse cieloMetti la tazza in cieloDevi apparecchiare il cielo.-Parole catapultate _allo sbaraglio _avanzi senza resto_ Paga il conto ed esci__Occupato tutto pieno__Io resto _Almeno a guardare_ A vederti danzare._ --Come fossi F uoco_________ A cqua________ T erraA ria ___ComeF A T A--