VAGHEIDEE

abbigliamento a parte, sembro__ me!

Yoshiya...significa "il buono" ..quella notte,Yoschiya aveva seguito quell'uomo dall'orecchio mozzato...l'aveva seguito fin lì,e ora che era arrivato fino a quel punto non se la sentiva di ritirarsi....una stradina stretta e scura come il fondo del mare di notte.Ormai l'unico punto di riferimento era il ticchettio di quei passi.,Yoshiya potè affidarsi soltanto a quel rumore.Ma a un certo punto il rumore cessò.Yoshiya sentì il petto serrarsi,inghiottì il batticuore e continuò ad avanzare.Poco dopo la strada finì,era un vicolo cieco.Una rete metallica bloccava il passaggio.Ma Yoshiya si accorse di un buco da cui poteva passare a fatica una persona.Un buco che qualcuno doveva avere aperto a forza...unì con la mano entrambi i lembi del cappotto,si piegò e si spinse nel buco.Oltre la rete si stendeva un vasto prato,anzi sembrava un campo da gioco,si guardò attorno,quell'uomo era scomparso.Era in un campo da baseball,doveva essere l'esterno centro.Solo nella postazione del giocatore,dove l'erba era calpestata,la terra si mostrava nuda come una cicatrice.Più lontano,nella zona della casa base,si stagliava come un paio di ali nere,e il monte di lancio si ergeva ...Yoshiya infilò entrambe le mani nel fondofondo del cappotto,socchiuse gli occhi e attese che accadesse qualcosa.Ma non accadde nulla.Guardò a destra,a sinistra,in direzione del monte di lancio,guardò la terra ai suoi piedi,poi alzò gli occhi verso l'alto.L'uomo era sparito.Senza lasciare nessuna traccia.oshiya corrugò la fronte,tirò fuori le mani dalle tasche e cominciò a camminare in direzione della casa base,lentamente,a lunghi passi.Fino a quel momento aveva pensato a quell'uomoe così facendo era finito in quel campo da baseball in un posto sconosciuto.Ma ora che quell'uomo si era dileguato,la necessità di tutte le sue azioni di colpo gli apparvero confuse e il loro significato una volto scomposto non poteva essere recuperato.Proprio come quando il fatto di saper prendere al volo la palla giocando a baseball era stto una questione di vita o di morte,a un certo punt aveva smesso di esserlo.( che ci faceva li,cosa cercava?una nuova trama? un nuovo ruolo?....No,aveva inseguito fin lì quella specie di coda buia che portava con le."l'ho vista per caso,l'ho seguita,mi ci sono attaccato e alla fine l'ho lasciata cadere in un buio ancora più fondo.So che non la rivedrò mai più.Lo spirito di Yosshya riposava adesso in un punto dello spazio limpido e sereno.Che quell'uomo fosse il suo vero padre o Dio ormai non gl'importava più.La manifestazione c'era già stata,il sacramento anche.Doveva forse rendere grazie?Salì sul monte di lancio,intrecciò le dita delle mani e le sollevò in alto sulla testa,si riempì i polmonidell'aria fredda della sera e di nuovo guardò in alto.Nessuno spettatore sulle gradinate,non si vedevano luci,non si sentivano rumori...Lui in piedi solo sul monte di lancio,ruotò le braccia e in accordo con questo movimento si mise a muovere ritmicamente le gambe in avanti e di lato.Continuò quel movimento simile a una danza per un pò.Il corpo cominciò a scaldarsi e a riprendere le sue normali sensazioni di organismo vivente...Da solo cominciò a danzare,danzò in accordo con il fruscio dell'erba (l'arpa di pelle,ricordi Luca)...e il fluttuare delle nuvole.Riuscì allora a percepire distintamente di essere nel campo visivo di qualcuno.La sua pelle,le sue ossa,lo caprarono,ma di questo non gl'importava nulla.Chiunque fosse,se voleva guardare,guardasse pure.TUTTI I FIGLI DI DIO DANZANO!!Calpestava la terra,roteava le braccia con eleganza,ogni movimento chiamava il successivo,e si collegava a esso in modo autonomo.Il suo corpo tracciava un diagramma dopo l'altro.E in quella danza vi erano forma,variazioni,improvvisazioni.Dietro al ritmo c'era il ritmo, e tradi essi vi era un altro ritmo invisibile,tanto da cogliere una visione d'insieme dei loro complessi intrecciDiversi animali erano nascosti nella sua foresta...e lui sapeva che avrebbe dovuto attraversare quella foresta.Ma non aveva pauraCosa aveva da temere?Era la foresta che portava dentro di lui,e quelle belve quelle che lui stesso portava con sè.Danzò non non sapeva per quanto tempo....pensò a tutto ciò che esisteva al centro della terra che adesso calpestava,ruggiti di oscurità profonde,una corrente sotterranea,sconosciuta agli uomini,che trasportava il desiderio...brulicare di insetti e tanto altro.Tutte queste enrgie contribuivano a creare il ritmo della terra.Yoshiya smise di danzare e mentre cercava di regolare il respiro il suo respiro,abbassò lo sguardo sulla terra ai suoi piedi.(Penso' alla madre,ai suoi desideri impuri,alla ragazza cui aveva rinunciato rivelandole di essere un figlio di Dio).....il nostro cuore non è di pietra,la pitra può andare in frantumi,sbriciolarsi,perdere ogni forma.Ma il cuore non può andare in frantumi e questa cosa senza forma che ci portiamo dentro,buona o cattiva che sia,possiamo trasmetterla gli uni agli altri senza limiti.Il vento soffiò,fece danzare le foglie d'erba,ne celebrò il canto,quindi cessò.DIO!,risuonò la voce di Yoshiya.Tanzt, Luca....danza ancora...hai tanto da donare nella tua tanza...e tanto da ricevere dalla danza altrui...nel movimento si scioglie quel conflitto tra neccessita e realtà....danza ancora!!!Tutti i figli di Dio danzano!!

conosco la sensazione. perfeTTamente.

Emblematicamente vera...troppo vera.
Ah, Lu..

Stranssimo L. , tutti ci si ritrovano :))) anch'io...quindi mi faccio una domanda:se è un'autoscatto,dov'è tutta sta gente in posa davanti a cavalletto e macchina fotografica in attesa del clic ? Ho trovato la risposta ! Su Libero ;)))

Mi ci riconosco. solo che sorrido.