Creato da k.way il 13/11/2009

VAGHEIDEE

quell'andatura incerta che chiamano esperienza

 

Capoche?

Post n°115 pubblicato il 01 Gennaio 2011 da k.way
 

-

"Ogni mattino, quando mi risveglio ancora sotto la cappa del cielo, sento che per me è capodanno. Perciò odio questi capodanni a scadenza fissa che fanno della vita e dello spirito umano un'azienda commerciale col suo bravo consuntivo, e il suo bilancio e il preventivo per la nuova gestione. Essi fanno perdere il senso della continuità della vita e dello spirito. Si finisce per credere sul serio che tra anno e anno ci sia una soluzione di continuità e che incominci una novella istoria, e si fanno propositi e ci si pente degli spropositi, ecc. ecc. È un torto in genere delle date.
[...]
Perciò odio il capodanno. Voglio che ogni mattino sia per me un capodanno. Ogni giorno voglio fare i conti con me stesso, e rinnovarmi ogni giorno. Nessun giorno preventivato per il riposo. Le soste me le scelgo da me, quando mi sento ubriaco di vita intensa e voglio fare un tuffo nell'animalità per ritrarne nuovo vigore. Nessun travestitismo spirituale. Ogni ora della mia vita vorrei fosse nuova, pur riallacciandosi a quelle trascorse. Nessun giorno di tripudio a rime obbligate collettive, da spartire con tutti gli estranei che non mi interessano. Perché hanno tripudiato i nonni dei nostri nonni ecc., dovremmo anche noi sentire il bisogno del tripudio.
Tutto ciò stomaca. "

[Antonio Gramsci -  1° gennaio 1916]

-

 

(--

-

 

 
 
 

'' ...''

Post n°114 pubblicato il 28 Dicembre 2010 da k.way
 

-

'' Al diavolo la realtà! Dateci un bel po' di stradine serpeggianti e di casette dipinte di bianco, rosa e celeste; fateci essere tutti buoni consumatori, fateci avere un bel senso di Appartenenza e allevare i figli in un bagno di sentimentalismo - papà è un grand'uomo perché guadagna quanto basta per campare, mamma è una gran donna perché è rimasta accanto a papà per tutti questi anni - e se mai la buona vecchia realtà dovesse venire a galla e farci bu!, ci daremo un gran da fare per fingere che non sia accaduto affatto. ''

["Revolutionary Road" - Richard Yates]

-

-

-

 
 
 

Dell'Albero e Noi

Post n°113 pubblicato il 25 Dicembre 2010 da k.way
 

-

Sì, Amore è sapere che noi siamo quell'albero e la terra che lo nutre, le foglie sono anche nostri figli, beviamo la stessa acqua e soffriamo lo stesso freddo. Quando fiorisce, tu piangi commosso. Se gli incidi il tronco, tu perdi sangue. Noi siamo gli infiniti punti del Cerchio, che, come una catena, si spezza se cede l'anello più debole.

Per questo si dice anche, che

l'Amore

 torna.

-

-

(e non è detto sia Natale)

-

-

-

-

-

(da una riflessione ad un post di YukatankaYotanka)

-

--

 
 
 

Lo penso anch'io

Post n°112 pubblicato il 23 Dicembre 2010 da k.way
 

-

"La dottrina di Gesù e di Lao Tze, la dottrina dei Veda e la dottrina di Goethe sono, per ciò in cui esse concernono l'eternamente umano, le stesse. Vi è solo una dottrina. Vi è solo una religione. Vi è solo una felicità. Migliaia di forme, migliaia di profeti, ma solo un richiamo, solo una voce. La voce di Dio non viene dal Sinai né dalla Bibbia, l'essenza dell'amore, della bellezza, della santità non risiede nel Cristianesimo, né nell'antichità, né in Goethe, né in Tolstoi - risiede in te, in te e in me, in ognuno di noi. Questa è l'antica, unica ed eternamente vera verità. E' la dottrina del 'regno dei cieli', che noi portiamo nel più profondo di noi."

[H. Hesse]

-

-

-

 
 
 

''....''

Post n°111 pubblicato il 21 Dicembre 2010 da k.way
 

-

" E' natale da fine ottobre. Le lucette si accendono sempre prima, mentre le

 persone sono sempre più intermittenti. Io vorrei un dicembre a luci spente

 e con le persone accese."

[C. Bukowski]

-

-

-

 
 
 

Strani esseri

Post n°110 pubblicato il 18 Dicembre 2010 da k.way
 

.

--

-

Strani esseri, gli uomini.

 

Se la squadra per cui tifano vince il campionato,
come se lo avessero giocato Loro.

Se la loro nazione affronta una guerra,
come se il sangue versato - visto in TV - fosse il Loro.

Se un astronauta saluta dallo spazio,
Loro hanno conquistato il cosmo.

Se l'azienda dove lavorano ha successo,
Loro hanno aumentato il fatturato.

Se il partito che votano vince le elezioni
Loro governano il Paese.

Se un disastro ambientale inquina l'atmosfera a mille miglia di distanza,
temono per la salute del Loro pianeta.

Se una donna sconosciuta subisce violenza,
è offesa la Loro dignità.

Se una catastrofe distrugge villaggi dall'altra parte del mondo,
la tristezza colpisce i Loro cuori.

Se un qualsiasi bambino viene abusato,
indignati - potrebbe essere Loro figlio! - condannano con disprezzo i colpevoli
(che non sono mai Loro)

Se a Natale il loro sguardo cade su persone che soffrono e vivono in solitudine e miseria
i Loro occhi si rattristano e talvolta, addirittura, lacrimano.
.

-

"In fondo Siamo tutti fratelli, partecipiamo alle gioie ed ai dolori del prossimo."

-.

-

-

Poi escono di casa.

Un uomo steso a terra li fa inciampare.

-

... e che cazzo, con tutto il posto che c'è !!!

-

-

-

.

.

.

 
 
 

Del mandato divino e delle verità superflue

Post n°109 pubblicato il 17 Dicembre 2010 da k.way
 

-

-

?

-

 
 
 

!!!

Post n°108 pubblicato il 16 Dicembre 2010 da k.way

-

-

-

-

 
 
 

§§§

Post n°107 pubblicato il 14 Dicembre 2010 da k.way
 

 

-

-

Mi sono vestito lentamente, una
camicia scura, un paio di jeans;
fa molto freddo e mi metto una giacca
di panno nero con le scarpe grosse;
portafoglio, occhiali, orologio,
e giù in strada, un giorno come gli altri.
Di fronte alla prima vetrina
la vertigine mi assale e capisco
che il freddo da evitare è un altro freddo,
che sono quasi nudo:
sono uscito come tante altre volte
con tutto il cuore allo scoperto.

 

 

[Enrique Gracia Trinidad]

Alexey Titarenko Photo

-

-

 
 
 

"..."

Post n°106 pubblicato il 13 Dicembre 2010 da k.way
 

 -

" ... era indubbio, quella gente non sognava il cibo. perché? perché non aveva fame. non aveva mai avuto fame. la mia fame non è da intendersi nel senso più ampio: se fosse stata solo fame di alimenti, forse non sarebbe stata così grave. ma esiste una fame che è solo di cibo? esiste una fame del ventre che non sia indizio di una fame più generalizzata? per fame, intendo quel buco spaventoso di tutto l'essere, quel vuoto che attanaglia, quell'aspirazione non tanto all'utopica pienezza quanto alla semplice realtà:

là dove non c'è niente, imploro che vi sia qualcosa."

[Amelie Nothomb - Biografia della fame]

-

 

-

-

 
 
 

Storie di ordinaria virtualità

Post n°105 pubblicato il 09 Dicembre 2010 da k.way
 

-.

 

"E naturalmente non si può nemmeno dire che nella sostanza sia molto diverso da uno che valuta una ragazza attraente e le fa delle avances e impiega sapientemente la giusta retorica e spinge i bottoni giusti per portarsela a casa, senza mai dire niente o toccarla in modo non gentile e piacevole e apparentemente rispettabile, e la conduce gentilmente e rispettosamente al proprio letto con le lenzuola di raso e alla luce della luna fa l'amore in modo intenso e premuroso con lei e la fa venire di continuo finchè lei tra virgolette chiede pietà ed è completamente sotto il suo controllo emotivo e sente che fra loro ci dev'essere un contatto profondo e inscindibile se quella serata è stata così perfetta e appagante e basata sul rispetto reciproco e poi lei si accende una sigaretta e avvia un paio d'ore di chiacchiericcio postcoitale pseudointimo sul letto sfatto e sembrano molto vicini e contenti mentre la cosa che in realtà lui vuole da quel momento in poi è trovarsi in un punto esattamente agli antipodi rispetto a dove si trova lei e sta pensando a come darle lo speciale numero del telefono staccato e poi non farsi più vivo."

 [David Foster Wallace - Brevi interviste con uomini schifosi]

.

.

(Le tecniche di caccia sembra siano sempre più sofisticate. E “gentili”.)

-

-

 
 
 

"..."

Post n°104 pubblicato il 07 Dicembre 2010 da k.way
 

.


[Bernard Faucon photo]

-

<<Incredibile come il dolore dell'anima non venga capito. Se ti becchi una pallottola o una scheggia si mettono subito a strillare presto-barellieri-il-plasma, se ti rompi una gamba te la ingessano, se hai la gola infiammata ti danno le medicine. Se hai il cuore a pezzi e sei così disperato che non ti riesce aprir bocca, invece, non se ne accorgono neanche. Eppure il dolore dell'anima è una malattia molto più grave della gamba rotta e della gola infiammata, le sue ferite sono assai più profonde e pericolose di quelle procurate da una pallottola o da una scheggia. Sono ferite che non guariscono, quelle, ferite che ad ogni pretesto ricominciano a sanguinare.>>

[Insciallah -  Oriana Fallaci]

-

--

 
 
 

***

Post n°103 pubblicato il 04 Dicembre 2010 da k.way
 

.

ANIMA MIA


 ANIMA MIA CHE METTI LE ALI

E SEI UN BRUCO POSSENTE

TI FA MENO MALE L'OBLIO

CHE QUESTO CERCHIO DI VELO

E SE DIVENTI FARFALLA

NESSUNO PENSA PIU'

A CIO' CHE E' STATO

QUANDO STRISCIAVI PER TERRA

E NON VOLEVI LE ALI.

.
Alda Merini

.

.

 
 
 

Mario M.

Post n°102 pubblicato il 02 Dicembre 2010 da k.way
 

 
 
 

"..."

Post n°101 pubblicato il 27 Novembre 2010 da k.way
 

.

"Finora tu hai perso molte cose. Molte cose preziose. Il problema non è sapere di chi è la colpa. Il problema è che tu attaccavi sempre qualcosa di te a tutte le cose che perdevi. Non avresti dovuto. Avresti dovuto tenere qualcosa da parte per te, invece di lasciarla andare via con il resto. Così ti sei consumato a poco a poco. [...] Anche se tu ricominci da capo, e riesci a rimettere a posto la tua vita, è probabile che tu rifaccia le stesse cose. È una tendenza. E quando si supera un certo punto, non si può più tornare indietro."

[Murakami Haruky, Dance dance dance]

.


(Image of Patrick Van 't hoff )

 .

.

 
 
 

SENZA FRENI (rewind)

Post n°100 pubblicato il 22 Novembre 2010 da k.way
 

..... .                                                                               
Era la strada che portava alla cava, collegava una via del paese direttamente al fiume. Sagoma serpeggiante e stretta, a doppio senso di marcia, ma stretta, che se tu in auto scendevi o salivi, l'altro, o tu, dovevate arretrare sino ad uno dei pochi lievissimi larghi, per poi passare schivandovi.
Ma più che stretta, era ripida, molto ripida, di una pendenza esagerata.
In meno di un chilometro compensava un dislivello di ....., non lo so, so solo che era esagerata.

Era anche la strada che usavano i camion che risalivano dalla cava di ghiaia. Quasi tutti i giorni quelle bestie meccaniche, impassibili e monotone, risalivano quella loro mulattiera impadronendosene per l'intera larghezza sino alla cima. Implacabili. Non v'era scampo.

Ragazzini, alcuni giorni d'estate ci riunivamo alle prime ore del pomeriggio, ciascuno con il suo bolide a pedali, spesso privato di freni per renderlo più brutale (ricordo che si stava a gambe piegate premendo con entrambe i piedi, i più audaci con uno solo, sul cerchione posteriore, per rallentare la corsa, o almeno tentare di farlo) e si decideva se scendere in gruppo "a chi arriva primo" o se fare la gara a tempo, ossia il più veloce.

La pista era la strada della cava.

Il più scaltro tra gli scaltri, dopo pochi minuti di folle discesa, nemmeno se avesse avuto cento piedi, avrebbe potuto fermarsi incolume. Di solito, a molto meno della metà del percorso, ci si buttava dalla bici, lasciando che, nel suo breve equilibrio precario, terminasse contro una delle pareti di roccia laterali. In realtà, vinceva chi durava di più in sella. E comunque eri contento quando, rialzato da terra, non vedevi molto sangue su braccia e ginocchia. E poi al dolore nemmeno ci pensavi tanto.

................

....................

Ancora oggi, mi chiedo come, in quei giorni, in nessuno di quei giorni, alcun camion abbia mai risalito quella strada.

Forse, l'impavida gioventù intimorisce le regole della sorte.

O forse, dall'alto, c'era chi dirigeva il traffico.

 

E io ora, con sorriso amaro e troppi freni, sono qui a scriverlo.

 

<) k.way (>

..

.

.

 
 
 

§§§

Post n°99 pubblicato il 19 Novembre 2010 da k.way
 

.

Incontro
.

Esitammo un istante,

e dopo poco riconoscemmo

di avere la stessa malattia.

Non vi è definizione

per questa mirabile tortura,

c'è chi la chiama spleen

e chi malinconia.

Ma se accettiamo il gioco

ai margini troviamo

un segno intelleggibile

che può dar senso al tutto.

.

[Eugenio Montale - "Diario postumo"]

.

 .
Salih Güler Photo

.

.

 
 
 

***

Post n°98 pubblicato il 19 Novembre 2010 da k.way
 
Tag: Video

 

 .

 

.

.

.

 
 
 

In Me

Post n°97 pubblicato il 10 Novembre 2010 da k.way
 

.

.

In me

In me c'è qualcosa di rotto.
Sono come l'orologio che si ferma
poco dopo averlo caricato,
come il piatto incrinato che non torna
nuovo se anche
lo incolli con cura.

In me c'è qualcosa di schiacciato.
Sono come il tubetto di dentifricio
quando nulla ne esce
se anche lo premi,
come la pallina da ping-pong ammaccata
che non può tenere più in gioco
nemmeno un buon giocatore.

Ci sono oggetti distrutti e schiacciati
dal principio, senza motivo, in me:
l'ombrello che non sta aperto, il violino
fuori uso e i sandali coi cinturini rotti,
il rubinetto intasato, il flauto
sfiatato, la lampada consumata.

Eppure non mi perdo di morale,
l'ira non mi trascina, né mi tormento
come una volta, anzi mi auguro
di potermi riempire
di quelle cose inutili,
restando distrutto e schiacciato,
in questo trovando il mio orgoglio.

[Kikuo Takano]

.

.

 
 
 

FOLL.IO

Post n°96 pubblicato il 07 Novembre 2010 da k.way
 

 

--

-

 

Spesso la Genialità, come l'Arte, è accostata alla follia o comunque alla diversità. E allora penso che la teoria della "maggioranza = normalità", ovvero delle regole uniformanti, deve avere delle falle notevoli. Ed il Genio origina da lì, da quegli spazi scomodi, dimostrandoci sfacciatamente e con sberleffo che la vita è ancor più folle di lui. Ma i saccenti, con i loro collari invisibili, dal basso del loro altare, questo fatto lo ignorano.

Sebbene, in fondo, già accettare quel che siamo, e viverla comunque, ci avvicina non poco alla luce dei geni.

-

-

 
 
 

CARTE DI VIAGGIO

 

A. Narimi

A. Anedda

H.D. Thoreau

J. Berger

C. Lispector

E.E. Cummings

M. Benedetti

J. Addad

V. Capossela

P. Jacottet

P. Cappello

A. Ernaux

L. Gluck

N. Ponzio

I. Bachmann

J.C. Onetti

 

 

I MIEI LINK PREFERITI

- aNobii
 

CARTE DI VIAGGIO

 

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963