Creato da incielocomeinterra il 20/06/2014

in cielo

come in terra

NOTA

 

 


Poichè certi brani musicali rilassanti sono studiati e composti appositamente per rilassare il sistema nervoso centrale e riequilibrare l'energia dei chakra...Si consiglia di non ascoltare musica rilassante nei luoghi non adatti come posto di lavoro o alla guida di autoveicoli o dove si richiede una mente vigile perchè potrebbe indurre rilassamento muscolare, mentale e sonnolenza. Si consiglia per altro di ascoltarla i primi 15 minuti del mattino appena svegli o la notte prima di dormire... provare per credere.

 

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Post n°76 pubblicato il 25 Luglio 2015 da incielocomeinterra

Autoguarigione - processo mentale

 

Il corpo umano possiede delle capacità di autoguarigione che

si manifestano anche in condizioni patologiche gravose.

Definito scientificamente come guarigione spontanea, detto

fenomeno sembra avere quale substrato anatomo – fisiologico

l’asse ipotalamo-ipofisario- sistema immunitario. Esso sembra

essere il responsabile, in date circostanze, della produzione di

ormoni e molecole favorenti l’autoguarigione. La PNEI è la scienza

a cui dobbiamo tali evidenze.
 
Le circostanti favorenti la messa in circolo di molecole quali

citochine, serotonina, dopamina, sono attivate mediante il

sistema limbico e rafforzati da uno status mentale creativo,

da un’ alta autostima, dalla preghiera nonché dall’eliminazione

di eccessi alimentari, abuso di sostanze nocive per l’organismo,

etc,etc.


fonte: http://spacesuityoga.files.wordpress.com

/ 2008/11/brain-763982-1.jpg
 
Il cervello è capace di creare tutte le condizioni necessarie

nel rilevare, affrontare e risolvere i disturbi corporei?

anche i più gravi? Sembra proprio di sì e sembra che questo

fenomeno possa essere attivato mediante meccanismi immunitari

ed adeguate secrezioni. L’occidente, con il proprio modus pensanti,

attribuisce certe guarigioni straordinarie e inspiegabili per la scienza,

a fattori miracolistici. Definito come guarigione spontanea, in realtà

è un fenomeno che inizia ad avere delle risposte da parte

della PNEI e che sostanzialmente, sembra attivare alcune

sostanze chimiche, i neurotrasmettitori.


 PNEI è l’acronimo di psiconeuroendocrinoimmunologia,

disciplina che studia le interrelazioni tra psiche, sistema immunitario,

endocrino e nervoso, nonché come questi si influenzino

vicendevolmente. Grazie alla PNEI, alla sua scientificità,

sono cadute molte teorie tendenti alla frammentazione del

essere umano, teorie che hanno trovato spazio, considerazione

e protezione da parte della medicina convenzionale.

La liberazione dei neurotrasmettitori avviene continuamente

ed è influenzata da innumerevoli fattori: il nostro stato mentale

in primis, la tendenza ad essere positivi anche nelle condizioni

critiche, lo stile di vita ed il vissuto emotivo. Cosicché ad esempio,

essere diffidenti sulle proprie capacità, possedere uno scarso

grado di autostima e di risorse interiori, provoca allo stesso

modo dell’ uso indiscriminato di farmaci e/o abuso di sostanze

nocive un indebolimento del fenomeno dell’autoguarigione.

Da segnalare uno studio effettuato presso L’Harvard Medical

School di Boston, pubblicato nel 2002, secondo cui la preghiera

ed in particolare la recitazione del rosario ed anche di un mantra

ripetuto, avrebbe la capacità di regolarizzare la pressione arteriosa

ed il battito cardiaco. In effetti, è dimostrato che queste pratiche

tendono ad abbassare il tono del sistema simpatico a favore di una

attivazione di quello parasimpatico, predisponendo al rilascio di

ormoni quali serotonina, (l’ormone del benessere) dopamina,

endorfine, citochine. Le sostanze neurotrasmettoriali come

le citochine, la serotonina attivano le indispensabili difese

immunitarie dell’organismo. Accanto alle preghiere o ai mantra,

la produzione di dette molecole è incrementata dalla capacità

reattiva che il nostro corpo è in grado di porre in atto nonché

dalla creatività, l’amore, lo sport, il sesso e la pratica di un’arte.

Processo che verrebbe da dire origina dall’organo più nobile e

sconosciuto del corpo umano, il cervello, ed è da esso quindi

che deriva la nostra capacità di non ammalarsi.

Mi viene da pensare come sia errato il life style assunto da noi

occidentali e l’errata direzione alla quale viene spinta la nostra vita,

lontana dall’interiorità, dall’ascolto dei bisogni primari in favore

di una esistenza che dire superficiale è un eufemismo.

Viene allora naturale considerare il sintomo fisico come un cialtrone

da debellare ed il corpo che lo manifesta come uno sciocco

strumento meccanico da riparare al più presto, veicolo di disservizio

e di rallentamento dei ritmi quotidiani. Quanta cecità! Basti pensare

che in presenza di sintomi come la febbre o un banale raffreddore,

questi sono stroncati immediatamente, assumendo il primo farmaco

a portata di mano ed in più attraverso l’ automedicazione.
 
Il substrato anatomo – fisiologico dell’autoguarigione
 
Il potenziale di auto guarigione, sembra si verifichi specificatamente

attraverso la mediazione  dell’asse ipotalamo-ipofisi –

sistema immunitario. Georg Groddeck, medico e psicoanalista,

padre della moderna psicosomatica, all’inizio del ‘900 descrisse

le capacità del corpo umano di ripararsi da sé in seguito a malattia.

Groddeck riteneva che i nodi da sciogliere per sconfiggere la malattia

si trovassero nella parte razionale del cervello, la quale doveva

essere ridimensionata per permettere all’energia vitale

(ES)di emergere e guarirci. Nel suo bellissimo libro, NASAMECU,

acronimo ippocratico di natura sanat medico curat, Groddeck

fornisce tutte le indicazioni tendenti a tale scopo.

L’autore dunque rileva che l’autoguarigione sia possibile attraverso il 

ridimensionamento dell’IO a favore dell’ES, ovvero dell’energia

vitale che è presente dentro ognuno di noi e che fa funzionare

insieme tutte le cellule, ricostruisce il corpo rinnovandolo

continuamente, ci difende dagli attacchi e ci cura.

Questo principio, in netto anticipo sui tempi, è una prima forma

di lettura “scientifica” la quale propone anche una visione unitaria

o come diremmo oggi,  olistica dell’uomo. L’Es, definibile anche

come forza totipotente, viene ostacolata dunque dall’IO. 

L’IO è figlio di una cultura dominante di superficie, di un’educazione

cieca di fronte alle diversità e che ci vuole omologati ed in

tendenza con il sistema. L’ IO è rafforzato dai luoghi comuni,

dalla routine quotidiana e da tutte quelle condizioni che ci spingono

verso direzioni innaturali, le quali porteranno, prima o poi

verso la malattia.

Ogni malattia rappresenta non solo una lacerazione della propria

trama di vita, ma rappresenta un forte appello della nostra

intelligenza interiore che altro non chiede di ripristinare

l’omeostasi e dunque la salute. Spesso il disagio è già in sé

la soluzione: basterebbe riportare in primo piano i segnali

che il corpo invia, ascoltare le sue sensazioni ed esserne

maggiormente consapevoli.

Tanti segnali vengono ignorati o addirittura soppressi ma,

questi sono segnali di denuncia di una disarmonia che va ben

oltre il corpo stesso.

La PNEI dimostra scientificamente, ciò che Groddeck teorizzava.

La psiche con i suoi processi, il pensiero, la coscienza, le emozioni

sono elementi compresenti in ogni processo nervoso, endocrino

ed immunitario. Tutto dunque nasce dalla mente, in particolare

dall’ area limbica, sede delle emozioni e dei comportamenti istintuali.

All’interno dell’area limbica giungono continuamente afferenze

da tutti gli organi. David Servan –

Schereiber dell’ Università di Pittsburgh, Pennsylvania,

afferma che il “ il cervello emotivo” possiede due meccanismi

naturali di autoriparazione.

Si tratta di capacità innate di ritrovare l’equilibrio ed il benessere…

paragonabile alla cicatrizzazione di una ferita. Inoltre l’area limbica

è la centralina di funzioni vitali come la respirazione,

il battito cardiaco, la libido, il sonno, la pressione arteriosa,

la secrezione ormonale e la risposta immunitaria.
 
1. Cosa ostacola il processo di autoguarigione?
 2. Cosa invece lo favorisce?
 3. Alla base dell’effetto placebo, vi è questa risposta?
 
Sicuramente alla prima domanda si poterebbe rispondere

che primo fra tutti, l’ ostacolo primario per il nostro guaritore

interno è il cervello razionale.

L’IO, ovverosia le convinzioni, gli schemi mentali e la cerebralità,

il ruminìo mentale, il modo di pensare, i falsi obiettivi e/o progetti

che ci imponiamo, le credenze e il modo di agire nella realtà ci

orientano verso un’operatività rigida, legata a contingenze quotidiane.

Ciò promuove un disallineamento tra i due cervelli, generando

uno stato di caos e disarmonia del biochimismo corporeo.

Un IO che è incapace di accogliere le sensazioni ed i bisogni reali.

Il prevalere del cervello razionale sul limbico crea le condizioni

per l’instaurarsi di un assetto neurochimico tipico dell’ansia

o degli attacchi di panico.


Quante depressioni, attacchi di panico o stati ansiogeni potrebbero

trovare soluzione se soltanto ci si orientasse all’ascolto

dei propri bisogni.

Queste comuni manifestazioni psicosomatiche, sono supportate

da un’iperattività del sistema nervoso autonomo,

in particolare dalla sezione simpatico.

Non solo ansia e attacchi di panico! Stress, forte autocontrollo,

producono le stesse molecole le quali indeboliscono il nostro

sistema salute. Cortisolo, (l’ormone dello stress) adrenalina,

radicali liberi sono le molecole responsabili, quando prodotte

in eccesso e per molto tempo, dell’ indebolimento del sistema

immunitario, cardiovascolare, gastrointestinale.

Esse provocano tra l’altro, una riduzione dei globuli bianchi ed

anche l’innalzamento della pressione arteriosa e della frequenza

cardiaca, predisponendo l’uomo ad un aumentato rischio di incappare

in frequenti malattie (virali, batteriche)e di innalzare i fattori di rischio

di ictus o infarto del miocardio. E’ possibile allontanarsi da questi pericoli,

attraverso la “riprogrammazione” della propria attività mentale:

essere in sintonia con i propri bisogni e quindi con se stessi,

essere liberi di esprimere emozioni, ridere, meditare,

vivere una sessualità appagante, coltivare interessi e passioni,

essere creativi, dedicarsi allo sport preferito favoriscono la salute,

promuovono la crescita dell’autostima del buonumore, dell’empatia.

Tre condizioni che il nostro cervello plastico adora e che gli fanno

produrre le sostanze della felicità e della salute: endorfine,

serotonina, dopamina, citochine, linfochine.

La seconda domanda può trovare risposta dalla teoria esposta

dal ricercatore Enzo Soresi. Il ricercatore,

autore de il “cervello anarchico” (UTET) propone la tesi dello

“shock carismatico”.

Con detta tesi, Soresi teorizza sulle remissioni spontanee

che alcuni individui hanno comportato durante patologie

serissime e conclamate. Definiamo cosa è lo shock carismatico;

esso è secondo l’autore “un cambiamento profondo

dello stato mentale della persona quando incontra un soggetto

molto carismatico”. All’interno del libro viene segnalato un caso

di un contadino afflitto da melanoma che guarisce dopo un incontro

con Madre Teresa di Calcutta. E’ indubbio che l’uomo abbia questa

risorsa e la stessa trova testimonianza in questa come in tante

altre guarigioni inspiegabili. Lo stesso effetto placebo,

è ipotizzabile che esso sia riconducibile ad una modificazione

biochimica del cervello, generata dalla fiducia riposta nel farmaco

da parte del paziente. Evidenze chiare circa l’effetto placebo

non ve ne sono, però in letteratura scientifica l’esempio

maggiormente significativo è dato dal confronto tra l’attività

antidolorifica prodotto dalla morfina con quella prodotta dall’acqua,

somministrata in pazienti ignori dello scambio.

I dati ci dicono che la scomparsa del dolore nel campione placebo

è del 60%. Mentre la medicina ufficiale etichetta l’effetto placebo

come un processo di autosuggestione,

l’auspicio è quello di poter approfondire,

conoscere in fondo questo promettente ambito di ricerca

e svelare gli intimi e meravigliosi segreti dell’autoguarigione.

P.S.

La fonte di questa lettura non la ricordo

ma è sicuramente presa da un sito affidabile.

 
 
 
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Namaste è un saluto di origine indiana e diffuso in parte del mediorente e adesso anche in occidente e significa: Onoro il luogo che è in te, in cui dimora l'universo. Onoro il luogo che in te è amore, verità, luce e pace. Quando tu sei in quel luogo dentro di te e io sono in quel luogo dentro di me siamo una cosa sola.

 

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Mi sono ripetutamente trovato di fronte al mistero dell'amore, e non sono mai stato capace di spiegare cosa esso sia. Qui si trovano il massimo e il minimo, il più remoto e il più vicino, il più alto e il più basso, e non si può mai parlare di uno senzaconsiderare l'altro. Non c'è linguaggio adatto a questo paradosso. Qualunque cosa si possa dire qualunque parolapotrà mai esprimere tutto.

 Carl Gustav jung

 

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Non ci sono scorciatoie che possono indicare il cammino, ognuno di noi deve farequesta strada da solo. I libri secri, maestri, religioni possono aiutare, servono, ma come gli ascensori che ci portano su facendoci risparmiare le scale. L'ultimo pezzo del cammino che conduce sul tetto dal quale puoi vedere il mondo, quell'ultimo pezzo va fatto a piedi, da soli. Tiziano Terzani

 

 

 

A volte sembra tutto difficile finchè non viene fatto. Nelson Mandela

 

Occhio per occhio e il mondo diventa cieco

Mahatma Gandhi

 

Prima o poi arriva il momento in cui bisogna prendere una posizione che non è nè sicura, nè conveniente, nè popolare, ma bisogna prenderla perchè è giusta. Martin luther king

 

 

 

Si può considerare veramente libero un uomo che ha fame, che è nella miseria, che non ha lavoro che è  umiliato perchè non sa come mantenere i suoi figli e educarli? Questo non è un uomo libero... Sandro Pertini

 

Gli uomini passano le idee restano, restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe degli altri. Giovanni Falcone.

La paura è normale che ci sia, in ogni uomo, l'importante è che sia accompagnata dal coraggio Paolo Borsellino.

 

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INDIANI D'AMERICA

PREGHIERA DEL SILENZIO

Siediti ai bordi dell'aurora,

per te si leverà il sole.

Siediti ai bordi della notte,

per te scintilleranno le stelle.

Siediti ai bordi del torrente,

per te canterà l'usignolo.

Siediti ai bordi del silenzio,

Dio ti parlerà

 

Swami Vivecananda soul

 

 

 

 

 

 
 
 

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