Difficilespiegarselo

stellacalabrese0 il 16/06/08 alle 18:13 via WEB

Io sn contenta invece di quello che leggo e sai il perchè? perchè è esattamente la verità... con questo voglio aggiungere che i profili degli uomini sn altrettanto strani..c'è da farsi addosso dalle risate...ma la chat è fatta anche di questo no? Io x conto mio amo la sincerità...età vera foto vera, pensieri veri... chi nn ama il genere...viaaaa...mica si puo' piacere a tutti baci dal cuore...Stella

Anastasia_45 il 13/06/08 alle 12:08 via WEB

Sono felice che i tuoi sorrisi non sono di derisione...poi volevo dirti che la nostra è una discussione...quindi non esiste incomprensione...forse non ci siamo spiegati bene...credo infatti che siamo tutte e due capaci di capire...ed anche molto bene...un saluto a presto

difficileresistermi il 12/06/08 alle 15:47 via WEB

Vedo che continuiamo a non capirci, nonostante le mie ripetute puntualizzazioni. Non esiste nessun calderone, tanto è vero che parlo sempre di "alcune" persone, e cioè di quelle che parlano con la "crosta" e che si soffermano alla "crosta". Chi ha l'intelligenza di non vomitare i suoi dolori e le sue frustrazioni ma va oltre la "crosta" e si confronta in un dialogo educato e aperto non fa - ovviamente - parte della minoranza... come dici tu.... disapprovata. E poi non è questione di essere "turisti da banane", ma semplicemente e umilmente "persone" che non si trincerano dietro a uno schermo per buttare fuori tutte le loro frustrazioni. Senza fronzoli, senza parafrasi, senza analogie mitico-psicologiche, senza sfoggi, ma essendo semplicemente sè stessi e prendendo l'altro per quello che è, senza pregiudizi e senza maschere. In sintesi... massimo rispetto per il vissuto e il dolore di tutti, ma con educazione reciproca e senza pretese cattedratiche. Ultima nota.... c'è sempre l'icona del sorriso nei miei "deliri", e non è di sicuro un sorriso di derisione...

Anastasia_45 il 12/06/08 alle 12:26 via WEB

Vorrei fare una considerazione sull'irrequitezza di questo viaggio virtuale...vorrei con questo...rispondere a tutti i post che ho letto in questo blog...c'è provocazione...ce rammarico nell'accorgersi della nostra banalità...ce disapprovazione...ce derisione...mai una volta (forse succederà continuando a leggerti) che ti fossi soffermato sul perchè di certi comportamenti...c'è dolore in ogni donna...in ogni sia pur volgare manifestazione...c'è tutta una vita dietro quegli epiteti...c'è desolazione...solitudine...sofferenza...certo ci sono anche i casi limite....ma sono solo dei casi limite...sembra che con questi post tu abbia messo già dei paletti che definiscono in modo univoco e senza replica..tutte in un calderone...questo calderone racchiude vari significati...varia da una fuga dell'età adulta in cerca di emozioni dell'età adolescenziale...per­se poi nella banalità di un quotidiano prevedibile e dunque noioso...altrove.. è allora sempre e comunque migliore.. è la meta irraggiungibile .. ma indistruttibile.. dell’età lirica".. in cui il sogno della vita selvaggia.. sublima l'ansia di fanciul­la di un Sé evidentemente ancora immaturo... In queste aree si muove il “turista da banane".. uomo che scappa dai suoi conflitti inseguendo il Mito del paradiso perduto... dell’uomo selvaggio.. e lo fa vagando magari in una chat.. Ma è un canto delle Sirene in cui si arena chi... a differenza di Ulisse... scivola sulla brezza dell'illusione... Fuggire.. fuggi­re via dal passato... Ma per questi vaporosi "turisti da banane" arriva con uno schianto la riproposizione di quegli stessi problemi da cui si illudevano di naufragare via...Grazie di darmi la possibilità di continuare a conversare con te ed interagire nel tuo blog..

difficileresistermi il 11/06/08 alle 12:43 via WEB

Ho infatti detto "persone con dei contenuti" = recipienti "più o meno pieni" (livelli di intelligenza e di cultura diversi). Però siamo partiti dalla bontà o cattiveria degli individui. Non è una questione di "misura dei contenuti", ma di come questi vengano utilizzati. Nel caso dei "cattivi", indipendentemente da quelli che siano i loro contenuti (e "nozionisticamente" parlando possono essere anche tanti, quindi apparenti), per quanto mi riguarda...questi contenuti equivalgono al vuoto!

Anastasia_45 il 11/06/08 alle 12:28 via WEB

Non si tratta di contenuti pieni o vuoti...si tratta di livelli di intelligenza diversa...livelli di cultura diversi...quello che per te (metaforico) vale...per me non vale...si tratta di saperi diversi...non è sapiente colui che offre ai discenti l'apparenza... non la verità della sapienza... perché quand'essi..avranno letto tante cose senza nessun insegnamento... si crederanno in possesso di molte cognizioni... pur essendo fondamentalmente rimasti ignoranti e saranno insopportabili agli altri perché avranno non la sapienza.. ma la presunzione della sapienza...

difficileresistermi il 11/06/08 alle 11:47 via WEB

Non stavo parlando di categorie psicologiche o psicopatologiche, ma di oggettività delle cose, riferita alla bontà o cattiveria degli individui. Se volessimo fare un parallelismo, potremmo assimilare le persone con dei contenuti a dei recipienti più o meno pieni; verrebbe naturale assimilare le persone vuote (o aride, o cattive) a dei recipienti vuoti, ma è il recipiente che fa la differenza. Quest'ultima categoria di persone è rappresentata dal vuoto stesso... senza recipiente!

Anastasia_45 il 11/06/08 alle 11:36 via WEB

Il niente Per incontrare il Niente bisogna andare oltre l’Angoscia... Io trovo che ci siano molte forme di angoscia cronica nell’uomo contemporaneo.. ormai del tutto normalizzate direi... L’angoscia assume così i suoi nomi.. le sue sembianze psicopatologiche.. le sue definizioni da manuale... E così si sopravvive con questa entità addomesticata... tenuta a bada con le consolazioni di turno... Ma non si accetta mai l’angoscia fino in fondo…solo l’idea sbiadita che qualcosa non va... che qualcosa ci minaccia etc.. Chi “incontra” e “interroga” il Niente deve avere certo sperimentato l’Angoscia.. ma deve essere anche stato in grado di accettarla fino in fondo.... Io non devo combattere contro il niente...Grazie della risposta

difficileresistermi il 11/06/08 alle 11:26 via WEB

Nella virtualità come nella vita: ci sono persone buone e persone cattive. Il confine è molto relativo e labile. Però, desistere per colpa della cattiveria di qualcuno è un errore: è come dargli battaglia vinta sopprimendo la propria facoltà di esprimersi. Le persone di questo tipo invece vanno annientate amplificando al massimo la capacità di ignorarle e di considerarle per ciò che sono: niente!

Anastasia_45 il 11/06/08 alle 10:16 via WEB

Volevo scrivere...è nulla contava.. un profilo per me...un profilo vago...si certo..all'inizio non lo sapevo ancora se dovevo aver paura o no...attraverso i miei scritti tutti avrebbero capito chi fossi all'inerno di me...come se una città o un nome oppure un interesse specifico potessero cambiare chi io fossi realmente...ho scritto...mi sono confrontata con alcune persone..poche o tante non era importante...era importante per me poter parlare attraverso le dita...ma la cattiverie di alcune persone mi ha fatto desistere...con questo io non ho dimostrato la mia rabbia...mi sento un tantino superiore ai mali del mondo....grazie della sua risposta