All'uomo che cavalca lungamente per terreni selvatici viene il desiderio d'una città. Finalmente giunge a Isidora, città dove i palazzi hanno scale a chiocciola incrostate di chiocciole marine, dove si fabbricano a regola d'arte cannocchiali e violini, dove quando il forestiero è incerto tra due donne ne incontra sempre una terza, dove le lotte dei galli degenerano in risse sanguinose tra gli scommettitori. A tutte queste cose egli pensava quando desiderava una città. Isidora è dunque la città dei suoi sogni: con una differenza. La città sognata conteneva lui giovane; a Isidora arriva in tarda età. Nella piazza c'è il muretto dei vecchi che guardano passare la gioventù; lui è seduto in fila con loro. I desideri sono già ricordi. (Italo Calvino) |
Post n°920 pubblicato il 16 Luglio 2014 da scoontrosa
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Chiusa in una serra una pianta dai fiori rossi stava appassendo, mi dicevo che dovevo annaffiarla, ma poi non lo facevo. Una casa veniva svuotata. Portavano via divani rosa polvere e persino i camini di mattoni che erano sul tetto. |
F ed io, ventenni, coinvolti in una caccia a un tesoro sconosciuto in luoghi estranei di una città indefinita... giardini pubblici e parchi gioco, fabbriche dismesse, scalinate di metropolitane mai viste. Lui aveva in mano fogli con indecifrabili indizi e insieme correvamo tra gli alberi di giardini urbani, sotto improvvisi scrosci di pioggia. Con impensata agilità mi arrampicavo su una scaletta di ferro arruginito; in cima attraverso una vetrata rotta trovavo una collezione di "Burda Uncinetto"... Sfogliavo qualche rivista ma F dal basso, mi sollecitava a scendere. Solo in quel momento realizzavo che il tesoro di cui eravamo alla ricerca erano i nostri figli. |
Cani neri su un letto antico... Ero in una vecchia casa, polverosa e buia. Aprivo la porta di una stanza e c'era un letto antico con la testiera alta di ferro. Sul letto c'era un numero imprecisato di cani neri, un paio adulti e una nidiata di cuccioli. Alcuni scendevano dal letto e venivano ad annusarmi.
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