AFFECTIONS

Alter ego


Il viaggio lo aveva provato nel fisico e nell'animo ed era da poco tornato in porto, quando nella sua mente si fece avanti un desiderio come di vendetta, ma molto lieve, del poco che ne era capace.Decise perciò di mettere in acqua un' altra imbarcazione, simile alla precedente, ma con caratteristiche tali da destare ammirazione per la bellezza del suo muscoloso capitano al timone e la leggiadria delle sue vele...non ci volle molto e ben presto varò questa sua nuova creatura.Una volta in acqua la diresse dritto verso quegli scogli su cui le sirene prendevano il sole e subito esse cominciarono a chiamarlo; questa volta erano loro ad essere ammaliate da luccicanti futilità e lui le salutò aitante con un sorriso in cui c'era un misto di cortesia, furbizia e soddisfazione.Pochi brevi contatti e poi le lasciò, senza straziarle, ma solo facendo loro provare un pizzico di quel "perchè non ottengo più risposta alcuna?". Non era nelle sue corde l'arte detestabile della fandonia e in sè cominciava a germogliare il fiore del rimorso, non era lui quello, non era la sua realtà, non era la sua anima.Si spinse così, lontano dalle isole e levatosi la maschera, inspirò profondamente solo la frizzante aria che lambendo le onde del mare contornava la sua barca e lo spingeva più in là, sempre più in là, ma verso sè stesso.