AFFECTIONS

L'incontro


Pieno della curiosità, la stessa che donano le cose che un bambino vede per la prima volta, e di quella pura ingenuità, che il cuore emana quando ciò che sol si vede è il meglio di ogni circostanza, cresceva in me la gioia, come fossi baciato già da un caldo sole, che invece si era appena levato nel cielo del mio mattino.Avevo dormito senza la mia maschera, me ne ero liberato la sera prima quando decisi di confessare quel piccolo espediente, mostrando anche il mio aspetto esteriore, mostrandolo a lei nel mio ultimo messaggio, in cui giocavo con le parole proprio come faceva lei, in un piacevole gioco di risate.La mia giornata fu come le altre, gli stessi impegni, la stessa gente intorno, ma nella mai mente vi era la fervida attesa per quella sera in cui l'avrei vista, in cui l'avrei vista davvero, forse l'avrei toccata, anche se sapevo che mentivo a me stesso, non ne sarei mai stato capace...era troppo osare, troppo osare, per me.Gli ultimi ritocchi davanti allo specchio, la corsa verso il luogo dell'appuntamento, la sera, una piazza affollata, IO, LEI....Un pò titubanti, per il reciproco stupore di condividere assieme quel momento, le nostre menti sondavano ciò che i nostri occhi fissavano, per cogliere ogni leggera sfumatura che poteva farci piangere o sorridere, gioire o deludere....ma poi fu facile ritrovare lo stesso dialogo che nei tanti messaggi ci aveva fatto trepidanti aspettare frequenti notizie quotidiane l'uno dell'altra.Ti chiederai se mi batteva il cuore, ti rispondo come ho iniziato questo mio scritto...mi batteva come ad un bambino.