AFFECTIONS

Realtà


Il giorno seguente ci fu la solita quotidianeità dei nostri messaggi, ma quelle parole che avevano cullato il mio sonno, me la facevano vedere con occhi diversi; non era quella per cui avevo sfidato gli sconosciuti mari.Il nostro ridere e scherzare non si era rovinato, di quello non era mutato nulla, ma il mio sogno, di trovare chi potesse rapire tutti i miei sensi, era rimasto ancora un sogno.Le cose che mi facevano riflettere erano diverse, inoltre c'era stato un solo incontro e quindi non era forte quel coinvolgimento emotivo che caratterizza la nostra splendida fragilità umana; così lei era rimasta per me un'amica di piacevolissima compagnia.Ora comprendo che ci sono troppe persone, uomini e donne in grado di renderti inerme, ma le donne, col loro fascino di ancestrale sensualità, al loro arco hanno diverse frecce, tutte particolari e per ogni occasione, sono pronte a scoccarle quando sei ignaro di ricevere il colpo e quando te ne accorgi ad apri di nuovo gli occhi, comprendi che sei ferito, sei ferito da ormai tanto tempo.La sentì anche al telefono e la sua voce era triste, delusa, si sentiva come se io l'avessi rifiutata, ma non aveva tono di rassegnazione, solo semplice constatazione di ciò che era avvenuto, sciorinando fra le sue parole un esplicito pensiero sul fatto che io avessi torto, che io le avessi fatto chissà quale affronto, che avrei dovuto darle modo di frequentarci.Pressante fu l'insinuarsi in me di tale dubbio, io che avevo in cuore un ideale di romantico rapporto, fatto di situazioni e atmosfere quasi magiche, come quando al cinema si usano filtri per rendere la scena con toni più caldi e sensuali, mi scontravo con quelle che invece sembravano essere le meccanicistiche modalità della vita reale.