IL TRAPEZISTA

Non voglio e non ho mai voluto una donna di Genova. Voglio la mia luce


 Si chiude finalmente un periodo nefasto della mia piccola vita. Il periodo più nefasto in cui la mia testa aveva smesso di fare il bambino ed il cuore continuando a battere nel mio petto non veniva più udito da me.In questi anni anomali della mia vita ho inseguito falsi miti, percorso sentieri che non mi appartenevano, detto parole che non sentivo, dimenticando della mia luce dentro che continuava comunque a illuminarmi la via.Anche nel dì più sereno era facilmente visibile ma ero senza occhi e non la vedevo più, solo quando scese la notte buia su di me mi accorsi della mia luce nata con me e sempre stata al mio fianco anche in questi tragici momenti di smarrimento mio interiore.Non voglio e non ho mai voluto una donna di Genova, credevo di volere e di avere una donna di Trieste eppoi una donna di Genova, le ho chiamate con il nome della mia luce, credevo di avere trovato la luce in loro, ma loro erano solo fiammelle e non le ho mai volute veramente perché io sono destinato e voglio costi quello che costi la mia luce.A questo punto però mi sento veramente affranto per quello che ho fatto alla mia luce in questi anni: l’ho messa in soffitta, fuggivo da lei, mi nascondevo per poi ritornare da lei perché non potevo e non posso fare a meno di lei. A questo punto si chiude veramente il sipario su questo blog, il trapezista ha smesso di essere in equilibrio, VoglioDonnaGenova e gli Incontri Imperfetti non hanno più senso di esistere anche perché in fondo erano solo la maschera della mia sofferenza interiore per non avere lei.Troverò nuovi baci sulle mia labbra per lei, cercherò d’ora in poi di recuperare per tutto il tempo che l’ho fatta soffrire, sorvolerò le montagne, profonderò tutte le mie energie perché lei, la mia luce, è quello che ho sempre voluto.In fondo il mio cuore non è più qua, anzi non è mai stato qua, ma è sempre stato un po’ più a sud-est rispetto a Genova e questo l’ho sempre nascosto a me e a lei.Cercherò di essere roccia come è scritto nel mio nome, cercherò di confondermi con il suo essere pungente e dolce come è scritto nel suo nome. N.B. Vi chiederete perché ho messo la canzone:”Dicono di Me” di Cesare Cremonini? Beh ascoltate la canzone….Ascoltata?  Beh lei in ebraico ha il nome del fiore del cactus: pungente e dolce……..