ore in liberta'..

Coincidenze dell'imponderabile..


Lo stridente suono della sveglia mi fa sobbalzare ...e.. desta dai sonni in cui crogiolata fra le braccia di Morfeo mi cullavo...di corsa automaticamente afferro le vesti ..mi ritrovo al volante dell'auto ...il sole gia' alto nel cielo di Aprile saluta il nuovo giorno...Sono stanca ma cosi' stanca che le membra faticano a riscuotersi dallo stato letargico in cui ancora albergano....cosiche'quando arrivo per forza d'inerzia sotto l'esercizio di Junior..come fossi ancora studentessa liceale...scivolo con la testa reclinata sul poggiolo del sedile sprofondando in una specie di quiescenza..fra torpore e veglia....Ed ecco comparire un odore familiare..che sa di montagna ...l'aria frizzante di neve..di muschio..mi solletica la fronte..osservo lo sfregolio del pigiama a contatto del piumino che manda piccoli bagliori elettrostatici..e fuori dalla finestra un paesaggio bianco che sa di panna montata...l'eccitazione del pensiero dei campi da sci dentro una nuova giornata di quello sport che amo tanto....mi volto e vedo il viso di mia sorella che dorme placida nel letto accanto.. in apparenza molto piu'pacata ...quell'esuberanza infantile non l'ho ancora persa nonostante i lustri scivolino via veloci e l'eta' della ragione sia  arrivata gia' a buon punto. Rivedo via Medail...le paste di Ugetti appena sfornate...il Trau....borgo nuovo che si unisce a borgo vecchio, in mezzo quel piccolo sentiero che conduce ai quartieri alti ove c'e la nostra casa.....e...sento gli odori..l'atmosfera...l'energia di quegli anni in cui tutto era ancora da compiere........Quanto tempo... in dieci minuti tra sonno e veglia...ripercorrere episodi remoti ormai dimentichi in qualche cassetto della mente...Il suono di un clacson riscuote la mente assopita ma vigile....sollevo il capo e guardo attorno uno scenario completamente diverso da quello di pocanzi....e' giunta l'ora di bere un caffe'...cammino lentamente verso il baretto delle due sorelle affabili e sempre stanche ...ordino il mio ..e mentre aspetto che con grande flemma la signora mi serva...ecco che la radio suona "quella" canzone....si ...proprio "quella".... di quel periodo che ricordavo sonnecchiando e rivivendo poco prima nell'autovettura...e ...una lacrima scivola sulla gota sotto gli occhiali da sole......