...incubi e risvegli

Post N° 27


Ho il cuore in un pugno di acciaio che stringe. Riesci ancora a trovare il modo di farmi sentire male. Non è come la sofferenza di chi, impotente assiste alla propria fine, io posso. Io posso strapparmi dal cuore anche la più piccola ombra di te, proiettata dai ricordi che avevo conservato perchè non ho mai odiato e non voglio imparare ora. Io posso non dirti mai più nulla di me, dunque neanche che mi hai fatto sentire dolore. Io posso non ascoltarlo questo dolore. Se è la tua mano che stringe, allenterà la presa, se non c'è reazione non provi gusto. Io posso farti sentire piccolo e inutile, perchè senza pubblico è così che ti senti, cercherai altrove, ma questo che non hai resterà una macchia. Io posso ignorare te, la tua stretta, il mio cuore e rinascere dal dolore, come sempre, come da una vita, ho imparato.