LA MIA VITA

racconti


…ricordo i momenti in cui le raccontavo delle favole per cercare di rendere più piacevole i piccoli momenti in cui volevo farle un regalo…raccontavo storie di persone inventate che però sentivo mie… che cosa buffa…era una novità anche questa…mai mi era vento in mente di fare una cosa del genere…ma con lei mi diventava naturale… storie che contenevano momenti di persone che sentivano loro il desiderio di amare, di cercare la persona amata e di poterle dimostrare in tutti i modi quanto erano importanti nella loro vita… ricordo il primo regalo che le ho fatto raccontando una piccola storia…era il primo giorno in cui eravamo arrivati al mare in Sicilia per passare un periodo di vacanza insieme…conoscevo delle piccole cose che a lei facevano piacere…fra questi un profumo che lei amava e le dava una nota particolare rendendola affascinante in ogni momento…un essenza di mandorle che era molto piacevole e delicato e che a me personalmente piaceva molto… “… una distesa di petali bianchi preannuncia l’arrivo della nuova stagione. E’ il candido manto che riveste la valle di Agrigento, quando sui rami dei mandorli, nelle prime tiepide giornate che seguono i rigori invernali, spuntano i bianchi fiori che danno il benvenuto alla primavera…” cosi viene descritto il mandorlo e quello che rappresenta…l’arrivo della bella stagione, la primavera…e lei per me era ed è la primavera… arrivati alla nostra destinazione alla sera, mentre lei si preparava per uscire, nascosi il piccolo dono sotto il cuscino e cominciai a raccontare una piccola storia…le dissi che era cosi piacevole rivederla dopo quei giorni trascorsi lontani che avrei voluto portarle dei fiori…ma mi era stato difficile poter viaggiare in aereo senza far si che potessero perdere la loro bellezza…avrei voluto portare un campo intero di fiori…ma non sarebbe stato sufficiente per dimostrarle quanto la amavo…unico modo che potevo avere per ricordarmi di lei nei momenti in cui non c’era, era quello di poter avere un piccolo oggetto o una qualsiasi cosa che mi tenesse viva la memoria verso di lei…e che potevo toccare sentendo lei vicina…potevo sentire il profumo della sua pelle…potevo, chiudendo gli occhi, sentire lei e vederla vicino a me…era quello il momento in cui poterle dire di allungare le mani sotto il cuscino e poterle far ritrovare quel piccolo contenitore che per me aveva un valore sentimentale incommensurabile…era un piccolo gesto che mi faceva vivere un momento di felicità..e di poterle donare una piccola cosa che comunque faceva parte di lei…