« OPPSSS ! ... | Sapessi ... » |
Post n°4 pubblicato il 24 Maggio 2013 da Cettantokrishna
Fragile , tutto è fragile e destinato ad una fine . Vita , sentimenti , persone , stessi concetti scritti , vissuti , elaborati tramite l'esperienza di tutti i giorni . Fragile , tu sei fragile ed anche io lo sono . La stessa percezione che noi abbiamo di cio' che ci circonda , fragile e soggetta ad errore , a malinterpretazione , a senso critico soggettivo . Non occorre essere Kant per capire quanto , anche individui che magari detestiamo o sentiamo lontani dal nostro modo di essere , anche individui a noi profondamente avversi , anch'essi esprimano seguendo altre vie e forse per le nostre stesse motivazioni , esprimano concetti simili ai nostri per co' che concerne temi basilari come Liberta' e Giustizia . Allora , perche' è tutto opinabile , perche' sembra non esista alcun punto fisso , che non sia soggetto a discernimento , a stesura , a studio e analisi , perche' sembra non esservi qualcosa di granitico , fermo , immobile ma non statico , immobile nella sua pienezza e completezza . Perche' tutto pare così fragile ? Perche' succede che qualche miliardo di cervelli riescano a scalfire la Realta' , semplicemente mediante elaborazione soggettiva dei medesimi concetti ? E tutto si sgretola nel tempo per poi rinascere , Fragile ma Potente allo stesso tempo e nel tempo , materia informe che prende vita e si trasforma di continuo ? Siamo fragili . Ma crediamo erroneamente di non esserlo . |
https://blog.libero.it/indian55555/trackback.php?msg=12112673
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
AREA PERSONALE
TAG
CERCA IN QUESTO BLOG
MENU
I MIEI BLOG AMICI
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: minarossi82
il 11/11/2016 alle 20:23
Inviato da: Cettantokrishna
il 09/07/2013 alle 15:56
Inviato da: splendore07
il 18/06/2013 alle 19:13
Inviato da: splendore07
il 18/06/2013 alle 19:09
Inviato da: Cettantokrishna
il 12/06/2013 alle 21:18
caro Roberto, ...mi identifico in Lui ...l'uomo fragile è la mia "IDENTITA'" immerso nelle mie incertezze e nei miei dubbi, ma anche nella mia consapevolezza del voler esigere da me stesso qualcosa di più del "normale possibile" ...come il rincorrere l'orizzonte sapendo di non poterlo mai raggiungere e magari ricevere in dono di incontrare lungo questo percorso altre persone con trascorsi empaticamente allineati o diversamente compatibili, ma comunque atti a contribuire alle nostre realizzazioni mediante la personale autoeducazione ed il conseguente RISPETTO reciproco che trasforma le nostre debolezze in punti di forza determinanti per la sopravvivenza di una qualsiasi comunità.
un saluto, M@.
Ma Il cuore è della stessa sostanza del cielo.
Per un pensiero gioioso è come la stella dei giusti o un fausto presagio.
Per un pensiero adirato è come un uragano e tempesta.
Per un pensiero compassionevole è come brezza e rugiada
Per unn pensiero grave è come un sole ardente o una gelata autunnale.
Sono aspetti che si avvicendano.
E' sufficiente conformarsi al loro apparire e svanire, per sentirsi com'è l'universo: della stessa sostanza del cielo
Ecco, se riuscissimo-al pari di saggi buddhisti-a sintonizzarci sui pensieri di cui sopra, ne ricaveremmo una grande forza. La fragilità che caratterizza la vita umana, in ogni sua "stagione", si scioglierebbe come neve al sole