Ravvedimento morale

Cavalcavia della Mambrotta ( parte 2 )


Magazzino degli attrezzi  , oltre tutto ci si tiene tutto il materiale elettrico  , meccanico, idraulico, insomma quel che serve  o può servire in un qualsiasi cantiere, anche se questo sito  , cioè il posto dove la squadra di cui faccio parte  , fa manutenzione  , lo si può definire in vari modi fuorché come un cantiere . Un cantiere, secondo il mio modesto parere,  è un qualcosa in costruzione,  comunque in divenire  , sicuramente non una realtà già strutturata come quella dove appunto io insieme ad altri svolgo attività di semplice manutenzione ordinaria, rare volte straordinaria, ove per straordinaria s' intende  un insieme di interventi atti a mettere in funzione qualcosa di nuovo e sostanzialmente diverso rispetto a ciò che è già esistente . Va bene  , tutto questo lungo giro di parole unicamente per poter dire che sto sfruttando un quarto d'ora di pace o quasi pace   , per stare tranquillo e scrivere quatto righe  , prima di tornare sul campo di battaglia. Fra poche ore ho finito  , per fortuna seguo dei turni brevi  , sei ore di lavoro in tutto  , non sto qui a spiegare i vari motivi, dico semplicemente che la suddivisione della giornata lavorativa è stata strutturata in tale maniera .Ma tornando al vero motivo del post che vorrei scrivere, vado subito al punto ricordando che il tunnel sotto quel maledetto cavalcavia facente parte di un tratto molto trafficato di quella " strada delle lacrime  " che è  la E70   ,  quel maledetto tunnel , maledetto in tutti i sensi  , è completamente oscuro  , le lampade ed i neon sono stati ripetutamente danneggiati finché chi di dovere, ad esempio l' Anas o qualsiasi Ente preposto alla gestione di un certo numero di strade in una certa zona del Veneto nordorientale  , non è stata costretta a rinunciare alla sostituzione delle suddette lampade . Il tutto  perché  certa gente  , per fare certi traffici illeciti   , non ama particolarmente la luce, che essa sia di origine naturale o artificiale .