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LA MALAGIUSTIZIA UCCIDE I CITTADINI ONESTI


        IL TORNELLO SICURO ?          UNA EQUA GIUSTIZIA    PER L’ARBITRO EQUO NON OCCORRE RECINTOSecondo il Dott. Cantone la corruzione: "Non si vede e non fa morti. ma c'è", invece purtoppo: c’è, si vede, non la si vuole vedere e fa morti !                                            °°°°°°°°°°°°°°°°°°° In questi giorni mi sono spazientito, tante trasmissioni, tanti telegiornali, tante testate, tutti a discutere e sentenziare sulla sicurezza nei tribunali, sui tornelli, ecc… ecc…. , fino alla nausea.Addirittura qualche collega, ha azzardato paragoni con le brigate rosse, si proprio con quei bravi compagni che hanno sbagliato, tutti perdonati. tutti graziati.Per questo da solo intendo prendere le difese, dell’assassino non già per assolverlo, anche perché non sono per grazia di Dio Giudice, ne Dio. ma semplicemente per difenderlo, quale cittadino indifeso dallo Stato attraverso i suoi organi istituzionali.Non conosco, l’uomo che ha sparato, però vorrei conoscerlo, prima di sparagli addosso, come tutti stanno facendo.Una volta qualcuno ha invocato: “non toccate Caino”, ora tutti invece lo toccano, senza conoscere il dramma di un uomo, morto già prima di coloro cui ha rivolto la sua arma.Il problema invece che la vita, di chi è morto e di chi ha sparato, sono la sicurezza dei Tribunali, gli ormai famosissimi tornelli.Parole, fiumi di parole, recitava una discussa canzone di qualche tempo fa, solo per recitare un film già tante volte visto ed ascoltate: fermezza, pagheranno i colpevoli, c’è stata una falla, non sono cose che possono succedere, ecc… .Nessuno, parla della immane falla della Giustizia Italiana, amministrata senza equità, ed in particolare dal malaffare che domina nelle vendite giudiziarie e nelle procedure fallimentari.E’ cronaca giornaliera la malagiustizia : ROMA - finisce in carcere da innocente, muore prima di essere risarcito Una storia triste, di ingiustizia e dolore, quella di Copil Vasile, cittadino romeno di 51 anni, inseguito dalla cattiva sorte.Arresti per vendetta e inchieste inquinate ad Oristaneo – Pianificavano arresti illegali, magari sistemando panetti di hascisc nella macchina di qualche malcapitato sul quale indagavano per conto terzi, e per gli stessi "terzi" attuavano vendette.Ed ancora, malagiustizia in Italia: 22300 errori giudiziari accertati, mezzo miliardo di euro di indennizzi versatoUna vittima: “ E’ diventata per me, che ho 83 anni e seri problemi di salute, una situazione allucinante che mi ha causato danni gravissimi in tutti i sensi, che in alcun modo mi potrebbero essere risarciti! Mi ha prosciugato tutti i miei risparmi di una vita intera, sino ad essere costretto a ricorrere a prestiti ed a rinunciare ad interventi chirurgici non più prorogabili. Temo di finire nella tomba prima che mi sia resa giustizia.Ove alla prossima udienza, fissata per il giorno 13 ottobre 2014 , dovessi verificare ancora un niente di fatto oppure dovessero sorgere altre stranezze, mio malgrado mi troverei costretto ad intraprendere una decisione estrema, lecita e legittima: LO SCIOPERO DELLA FAME .Secondo Voi siamo in presenza di un caso isolato? A ns avviso NO.Attenzione però, anche ai giudici superveloci, che decidono velocemente amministrando la giustizia un tanto al Kilo, senza equità e senza approfondimento dei fatti di causa.Ecco cosa ne pensano i magistrati: “Accade anche, purtroppo, specularmente, che quando parlano di giustizia i magistrati tendano – altrettanto infondatamente – ad attribuire tutta la responsabilità di quella crisi agli “altri”.Ed è vero certamente che la giustizia è in una crisi gravissima perché un ceto politico (a sua volta in una crisi ancora più grave) non può tollerare l’invadenza di una giustizia efficiente e ha finito per neutralizzare negli anni ogni residua forma di controllo della legalità democratica.Sicché le colpe più gravi della crisi della giustizia le hanno i politici, che da anni fanno leggi sistematicamente contro la giustizia.Ma è anche vero che da tempo la magistratura si è rassegnata a questo stato di cose e ha rinunciato a dare un proprio contributo significativo al superamento delle tante difficoltà nelle quali opera.Sicché oggi alle responsabilità dei “nemici esterni” della giustizia si sommano certamente quelle dei protagonisti “interni” di essa”.Nessuno dice che tra il ceto politico ed il ceto dei magistrati, ad essere stritolato è unicamente il cittadino, cui è negata una giusta ed equa Giustizia, mentre altri cittadini, per corruzioni o per buona sorte, si avvantaggiano ed ottengono riconoscimenti di diritti non dovuti.Per questi motivi, il sistema giudiziario italiano è agli ultimi posti del mondo per efficienza: secondo il rapporto “Doing Business 2009″ l’Italia è al 156° posto su 181 paesi presi in considerazione. La cronaca: Milano, imputato di bancarotta fa strage in tribunale "Vendetta contro chi mi ha rovinato" Sono tre le vittime di Claudio Giardiello: un giudice, il suo ex avvocato e il coimputato. Le telecamere della sicurezza lo hanno ripreso mentre mostrava all'ingresso un falso tesserino. Dopo l'arresto ha avuto un malore. Il ministro Alfano: "Era pronto a uccidere ancora". L'avvocato ucciso: "Vado a testimoniare perché bisogna avere coraggio".I mandanti: “se un cittadino “normale”, spara ed uccide, può accadere che qualcuno o qualcosa ha armato la sua mano.”Certo scoprire la causa scatenante, non serve ad assolvere chi ha sparato, però ad evitare che altri lo facciano, certamente sì.Cosa succede in caso di fallimento al fallito? Che uso viene fatto dei suoi beni? Certamente il trattamento riservato al fallito, è di annientamento della sua persona giuridica, ma anche fisica e morale, peggio di un qualsiasi criminale.Voi direte, ci sono falliti che determinano fallimenti, derivati da truffe ai danni dei creditori, che vanno puniti, e su questo siamo d’accordo.Però, occorre èrendere atto. Che esiste un trattamento disumano verso molti falliti e e di accaparramento dei fallimenti, in cui ci sono beni da mettere in vendita.In molti, troppi casi, il criminale non è il fallito, che magari viene condannato per bancarotta, perchè ha tentato di salvare l’azienda, con artifici, magari poco ortodossi, ma gli operatori di giustizia, che ruotano attorno alle vendite giudiziarie, come testimoniano le cronache giornaliere.La cronaca: Latina, terremoto in Tribunale, otto arresti per fallimenti e aste, c'è anche un giudice. “Avevano messo in piedi una vera e propria organizzazione criminale, un sistema collaudato di corruzione avevano messo in piedi una vera e propria organizzazione criminale, un sistema collaudato di corruzione con la complicità di un magistrato ed una cancelliera del Tribunale di Latina.” Otto le persone arrestate, quattro in carcere e quattro ai domiciliari.Si tratta di un giudice della sezione fallimentare del tribunale di Latina, Antonio Lollo, i commercialisti Marco Viola, Vittorio Genco e Massimo Gatto.In manette anche la moglie del giudice, Antonia Lusena, finita ai domiciliari, mentre la posizione della madre di quest’ultima è ancora al vaglio degli inquirenti. Agli arresti domiciliari anche un imprenditore, Luca Granato, un sottufficiale della Guardia di Finanza in servizio in Procura, Roberto Menduti e una cancelliera del tribunale, Rita Sacchetti. A vario titolo, i reati contestati vanno dalla alla corruzione in atti giudiziari, alla concussione, all'induzione indebita a dare o promettere denaro od altra utilità, alla turbativa d'asta, al falso ed alla rivelazione di segreto nonché all'accesso abusivo ad un sistema informatico e telematico aggravato dalla circostanza di rivestire la qualità di pubblico ufficiale.Un'altra notizia: Fallimenti pilotati, nei guai un curatore riminese. Si appropriava dei soldi destinati ai creditori nell' ambito delle procedure fallimentari delle quali si occupava, presso il Tribunale di Rimini, come curatore. L'uomo, come pubblico ufficiale, dovrà rispondere per questo dei reati di peculato e interesse privato negli atti del fallimento. Cinque misure cautelari personali e sequestri di beni mobili e immobili per oltre 4 milioni di euro. arrestato per corruzione in atti giudiziari, peculato, frode fiscale e violazioni alla legge fallimentare noto professionista con qualifica di pubblico ufficiale.Dalle cronache romane:Arrestato ex giudice fallimentareL’ex giudice fallimentare del Tribunale Roma Chiara Schettini è stata arrestata ieri mattina su disposizione della Procura di Perugia. Il provvedimento sarebbe legato alla sua attività.Il provvedimento sarebbe legato alla sua attività professionale svolta per diversi anni nella Capitale. A suo carico sono stati ipotizzati reati quali peculato e corruzione. Il giudice è stato nel frattempo trasferito a un altro ufficio giudiziario: è da alcuni mesi, infatti, giudice del tribunale civile dell'Aquila. Nell'inchiesta, che ancora è in fase di svolgimento, figurerebbero anche altri indagati.Ruota intorno all’ipotesi che diversi beni siano stati sottratti da alcuni dei maggiori fallimenti affidati proprio al giudice Schettini. Sotto interrogatorio, la Schettini ha confessato al giudice “Si entrava in camera di consiglio e si diceva questo si fa fallire e questo no”. FIRENZE Cronaca:Truffa da un milione di euro nelle procedure fallimentari, commercialista ai domiciliari. Dal 2004 a oggi avrebbe sottratto denaro dai conti di almeno sei pratiche fallimentari.Firenze, 25 settembre 2012 - Circa un milione di euro sottratti dai conti correnti delle procedure fallimentari che aveva in carico come curatore del tribunale di Firenze. Giorgio Mutolo, 53 anni, curatore fallimentare e commercialista, per prendere i soldi, usava mandati di pagamento fasulli che compilava falsificando la firma del giudice. Di origini laziali e residente a Bagno a Ripoli (Firenze),Mutolo, è finito agli arresti domiciliari in esecuzione di una custodia cautelare disposta dalla procura di Firenze ed eseguita questa mattina dalla squadra mobile. Il professionista è accusato di peculato, truffa aggravata e falsità materiale.Ed ancora ROMA cronaca: Riciclaggio e peculato a Roma - arrestati avvocati e commercialisti - L'operazione del nucleo tributario della Guardia di finanza riguarderebbe l'operato dei professionisti e milioni di crediti fantasma infilati dentro una serie di procedure fallimentari. Le somme girate su conti svizzeri e ciprioti da un noto faccendiere. "Il gip ha avanzato l'ipotesi che qualche giudice non sia stato solo ingannato ma che fosse partecipe", ha detto il procuratore aggiunto Nello Rossi.CRONACA dalla Calabria: Il notaio sospeso e i soldi svaniti nel nulla.Castrovillari - Il celebre notaio e i soldi spariti. Tre milioni e quattrocentomila euro derivanti dalla vendita all'incanto di numerosi beni fallimentari: è questa la somma di cui si sarebbe appropriato – secondo l'originaria ipotesi di accusa – uno dei più famosi notai della Sibaritide. Si chiama Guglielmo Labonia, 63 anni, e fino all'aprile del 2009 (quando è stato sospeso) faceva addirittura parte del Consiglio Nazionale del Notariato. Per il professionista, ieri, il p.m. di Castrovillari, Francesco Pellecchia, ha chiesto la condanna a sei anni e sei mesi di reclusione. MARSALA altra cronaca giudiziaria: Marsala, l'avvocato Corrado Di Girolamo accusato di concussione. Chiesto rinvio a giudizio Compito affidato al legale dal Tribunale (“delegato alla vendita”). Questi i fatti: i due fratelli Lombardo, il 2 ottobre 2013, per circa 24 mila euro si sono aggiudicati all’asta tre piccoli immobili. L’asta si è tenuta nello studio dell’avvocato Corrado Di Girolamo. Dopo qualche giorno, i Lombardo si recano presso lo studio del legale per definire modalità e importo delle ulteriori somme da versare a titolo di saldo e di spese e l’avvocato Di Girolamo chiede loro, secondo l’ipotesi d’accusa, ben 17 mila euro a solo titolo di spese. Una cifra pari a circa il 70 % del valore dei beni aggiudicati. Dopo qualche giorno, su richiesta dei Lombardo, ai quali la richiesta appariva troppo esosa, l’avvocato Di Girolamo faceva uno sconto di 2 mila euro, chiedendo 15 mila euro.E’ inutile continuare, ci sarebbe da riempire un volume a pagine infinite, con ciò che abbiamo riportato, riteniamo già di aver dimostrato, che nell’ambito delle vendite giudiziarie, occorre intervenire subito legislativamente e prima ancora giudizialmente.E’ come e perché si dichiarano i fallimenti che va subito rivisto e attenzionato dagli organi inquirenti, troppo spesso non attenti sui reati dei loro colleghi del Civile.Il giudice Schettini dopo il suo arresto ha confessato “Si entrava in camera di consiglio e si diceva questo si fa fallire e questo no”.Cittadini, come carne di macello, soggetti a giudici macellai, che decidono chi abbattere e chi no!Ma questa è la nostra vita, questa è la vita dei nostri familiari, questa è la vita degli operai senza lavoro per un interesse traviato del giudice.Personalmente ho subito un fallimento perché il giudice, nonostante le prove che il debito per il quale era stata presentata istanza, risultava inesistente, così si espresse: “ tutti così dicono che i soldi alle banche non li debbono dare”.Poi rivolto al cancelliere disse: portami qui le carte così li firmo e finisce il film”.In effetti successivamente, è stato dimostrato, che il credito reclamato era inesistente.Le procedure esecutive e quelli fallimentari, sono miele per le mosche affamate. Avvocati con le pezze al culo che diventano proprietari terrieri, dopo avere egemonizzato gli incarichi di curatore, Ci sono al Tribunale di Trapani, 5 – 6 Avvocati più bravi e più esperti degli altri, poiché ricevono quasi in esclusiva gli incarichi, che invece per legge debbono essere distribuiti con equità e trasparenza.Al Tribunale di Trapani, è stato venduto un appartamento, nella totale disapplicazione della legge, poi per proteggere tale illegalità sono stati messi in atto tutta una serie di illegalità.Ciò, è avvenuto mutuando un metodo, comune a chi per coprire un omicidio ne commette altri, magari disseminando prove che ne consentono finalmente l’arresto.Questo, è ciò che speriamo che le tracce lasciate dai Giudici del Tribunale civile siano acquisite dagli organi inquirenti già attivate con apposite denunce. •Il Ministro di Grazia e Giustizia è già informato della situazione al Tribunale di Trapani, ci auguriamo, che intervenga con celerità, sui fatti illeciti.•La malagiustizia non ha confini, ed occorre impedire che diventi la mandante di altre tragedie del tipo di quella dolorosa di Milano.Non siamo d’accordo con il Dott. Cantone secondo cui la corruzione: "Non si vede e non fa morti. ma c'è", per noi invece: c’è, si vede, non la si vuole vedere e fa morti !Non basta piangere occorre agire e farlo con urgenza, perché: chi può intervenire e cionostante non interviene per fermare i deliquenti è complice di chi delinque ! Andrea Di Giovanniaiutosicuro@libero.itMCI – Movimento Cittadini Indifesi3452926666