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L. P.
Amore non sprofonda mai
ed ha una ostinazione
che non uccide.
(L.P.)
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immagine Lucia Pinto
*
Partii un giorno dal mio dolore con un mantello rosso porpora.
Il respiro fumante nell'aria bianca e cristallizzata, sopra ad un'acqua condensata, lucente di una opaca profondità.
Intorno, fusti carnosi arrampicati ad un nulla indistinto e fasci radiali diffusi mi attraversavano senza far male.
Una selva congelata affollata di assenza. Incantevole come stregata e senza occhi.
Trasognata, proseguivo senza versi.
Non avevo direzione. Non ero intorno e non a confronto. Non avevo parole, non immagini, non impulsi, non rivelazioni.
E lontano...lontano...s'era smarrita la memoria d'ogni luogo, desiderio, rinunzia o volontà.
Mi tenevo stretta nel mio mantello a riverbero ovattato della mia essenza ancestrale, mentre un cielo uniforme nella sua informità, come zucchero sortilego, mi premeva senza afflizione in quello spazio senza vento e senza tumulti.
Non so se giorni erano passati o un solo istante, ma mi svegliai come da un sonno, ai piedi di un fusto di fronde lamellari, intrisa dall'effetto del fuoco nel gelo. Quasi come io fossi stata incandescente e avessi spezzato in quel punto l'equilibrio del luogo.
La neve era dispersa in un'acqua di porpora trasparente, ed io allargai il mantello intorno alla mia forma scoprendo una topografia di lacerazioni stillanti senza spasimi.
Quella regione di mancanza, feriva senza dolére. Consumando.
Nel piccolo specchio d'acqua venato riconobbi i miei occhi e la mia distanza e la radice che dalla terra porta in alto e cominciai a scavare lì, verso il basso, sentendo l'odore del cielo che si apre in fluido tenue. Il Cielo più puro e luminoso, quasi ardente.
Inseguendo i miei occhi e tutto quel che ci vedevo dentro, nel piacere struggente di una eterna stilettata che mi ricongiungeva ogni volta al mio essere sparpagliato in ogni dove.
Ancora non mi compio. Ma tutto si muove.
*
*
Lucia Pinto
brano contenuto nell'Antologia "Viaggiare con bisaccia e penna" edita da LietoColle
LUCIA PINTO
ISPIRAZIONE
Questa ispirazione che irradia
non presume il malinteso
Nella sua intima incomprensibile affermazione
di nulla si cura
Che per la ragione sarebbe spaventevole
Stringe l'allusione,contenendo la sorpresa
Insabbia gl'interrogativi
rovistando timidamente una origine
frugando uno spunto
E' spietata
nella sua leggerezza
Trascinante
nella sua incompiutezza
Come una imprecisione
senza incertezza
Inviato da: il.fiore.di.carta
il 03/07/2012 alle 12:19
Inviato da: semplicementecomplic
il 28/06/2012 alle 22:46
Inviato da: Lady_Juliette
il 28/06/2012 alle 12:45
Inviato da: ladymiss00
il 23/03/2012 alle 15:38
Inviato da: ladymiss00
il 29/01/2012 alle 19:46