L'inferno del Nord

Wieze 29/07/2007


Le corse si susseguono e non riesco a stare dietro gli aggiornamenti.  Mi dovete scusare.  Cosa ho combinato in queste ultime corse?  Poco o niente.  La forma migliora sempre di più ma mi manca ancora qualcosa. Domenica scorsa la corsa era di quelle dure, come piacciono a me con una bella salitella da fare otto volte.  Poco prima di metà gara mi incollo dietro una ruota buona e nonostante un paio di reni persi dallo sforzo sono riuscito a tenerla e trovarmi in fuga.  Sembrava buona, eravamo in sette e tutti i più forti sono dentro.  Abbiamo corso tra l’altro in una unica partenza (A e B insieme) e della mia categoria eravamo solo in 3. Podio assicurato.  Ma gli altri non erano molto felici e hanno iniziato a scattarsi in faccia tutto il tempo o a non tirare. Risultato a un giro e mezzo dall’arrivo ci ha preso un folto gruppo e io preso dallo scazzo e dalla fatica mi sfilo sull’ultima salita.  Quindicesimo. Da rimarcare la media poco sopra i 40km/h su un percorso veramente impegnativo.Questa domenica invece sono a Wieze per una gara piatta che più piatta non si può.  Anche le curve sembrano non esistere, almeno rispetto alle solite gimcane a cui mi stanno lentamente abituando.  Spira un forte vento e a prima vista quasi mai totalmente a favore ma anche mai totalmente contrario.  Oggi i lunghi rapporti si consumeranno per bene.Mi sono allenato bene tutta la settimana e sento che la migliore condizione sta arrivando, sento che è MOLTO vicina.  E’ arrivata l’ora di metterla alla prova.  Anche oggi partiamo A e B insieme e la cosa, come sapete, non mi fa molto piacere. Partiti!  Appena si muove qualcuno gli vado dietro immediatamente, non voglio inseguire oggi. Sono gli altri che devono inseguirmi.  Detto, fatto. Non devo aspettare molto e giusto il tempo di attaccare il piede al pedale e mi lancio in fuga insieme a qualcun altro.  Prendiamo un po’ di margine, siamo in 5 o 6.  Non capisco bene perché non mi volto quasi mai e mi curo poco di chi vuole fare il furbo, ahimé.  Mezzo giro e si aggiungono compagni di fuga. Adesso saremo una decina e il gruppo inizia ad allontanarsi.  Dai che sembra buona. Finito il primo giro noto che siamo diminuiti.  Qualcuno non è riuscito a tenere il ritmo che è veramente indiavolato. Adesso siamo in sette e chi più e chi meno cerchiamo di tirare tutti in doppia fila.  Mi sento benissimo e con me ci sono solo altri due A, perfetto.  Tiro molto, anzi direi moltissimo ma non mi crea molti problemi.  Potrei tirare di più forte ma preferisco passare più spesso e con un passo regolare piuttosto che strinare tutti gli altri e me stesso con trenate oltre i 50km/h.  Però cavolo come gira bene questa gamba. Passa la metà gara e purtroppo dal gruppo si è staccato un gruppetto di una ventina unità che a quanto pare viaggia spedito e è dietro di noi solo di 25 secondi.  Abbiamo troppo poco, accidenti.  Mancano 4 giri e subito dopo il passaggio sotto il traguardo vedo che ci stanno acchiappando.  Provo a dare una tirata più forte del normale tanto per vedere cosa succede e rimaniamo in 4 e guadagnamo un po’ di margine.  Sono l’unico della A. Adesso via a tutta, mi gioco il tutto per tutto.Ora si che pesto spingendo a tutta forza.  Tiro il doppio, forse il triplo degli altri ma non importa.  Ciò che importa è arrivare, perché arrivare significherebbe vittoria assicurata grazie a questi “strani” regolamenti.  Io spingo ma gli altri sono stanchi, solo un altro pedala bene ma gli altri due sono rimorchi e quando passano davanti rallentano.  Intanto siamo a meno tre giri.  Ci sto iniziando a credere.Ma quando stiamo per passare ai meno due giri veniamo inesorabilmente raggiunti.  Maledizione!Però sto bene, non può essere ancora finita.  Al penultimo giro riesco di nuovo insieme ad altri 4. Ma alla campana tutto è da rifare e in contropiede evadono in 6.  Sono fuori dai giochi.  Stranamente faccio anche una discreta volata e finisco nono.  Ci ho creduto ed è andata male, ma prima o poi ce la faccio!