Creato da Paracarroemigrato il 22/02/2007

L'inferno del Nord

Storie di un ciclista agonista italiano nel cuore delle Fiandre

 

« Oppurs - 12/08/2007Campionato Nazionale Bel... »

Aalst 19/08/2007

Post n°21 pubblicato il 23 Agosto 2007 da Paracarroemigrato

Questa è per me una “classica”.  Classica perché ad Aalst ho già corso tre volte in tre anni.  La prima volta quando ancora non abitavo in Belgio ma ero qui semplicemente in visita.  Quest’anno però il percorso è cambiato per una metà abbondante, e la cosa non mi dispiace affatto visto che l’originale non era poi così bello e l’asfalto veramente pietoso.

La preparazione per la GranFondo “Velomediane” di sabato 1 settembre continua e nonostante i duri allenamenti infrasettimanali (martedì ho persino raddoppiato l’impegno allenandomi la mattina e poi anche la sera) non mi sento stanco.  Anzi, direi che il top della condizione fisica sta proprio arrivando.

Un’ora prima del via si abbatte sul percorso un notevole temporale, fortuna vuole che sono ancora impegnato nella vestizione e riesco a evitarmi una bella lavata.  Purtroppo il termine “evitare” non è dei più corretti, direi che l’espressione giusta sia “evitare temporaneamente”.  Quando l’orologio segna mezz’ora prima della nostra partenza è arrivato il momento di bagnarmi ed esco per una specie di riscaldamento sotto la pioggia.  Piove molto meno, sembra che stia smettendo ma l’asfalto è bagnato fino all’inversimile e non passa molto che mi ritrovo completamente fradicio.  Amen, Lorenzo, hai voluto la bicicletta?

Come spesso sta accandendo ultimamente anche oggi partiamo A e B insieme.  Il gruppo in questo modo è piuttosto numeroso: direi una settantina di unità.  Nel frattempo ha smesso di piovere ma l’asfalto è ancora bagnato, speriamo bene.

Via!  Partenza stranamente molto blanda.  Il gruppo procede ad andatura turistica e la cosa non mi dispiace affatto.  E’ il miglior modo per prendere confidenza con le curve rese scivolose dalla pioggia.

Ma la rumba non tarda e dopo tre chilometri circa iniziano le dolorose accelerazioni.  Le senzazioni dei giorni scorse erano giuste, mi sento la gamba “piena” e reattiva.  Farò una bella gara, ne sono sicuro.  Non tarda molto che inizio anch’io a scattare.

Al secondo giro, degli otto in programma, succede ciò che non t’aspetti.  Uno dei fenomeni del gruppo prende un po’ di margine.  A lui si attacca a fatica un altro corridore e vanno via di buona lena.  Fiuto il pericolo e mi metto in caccia. Ma mi sono mosso troppo tardi e in un tratto di percorso poco agevole per questo tipo di tentativi.  Arrivo fino 50 metri da loro ma niente da fare, vanno troppo forte.  Oltretutto non sono convinto al 100%, troppo presto per così pochi corridori.  Comunque nel frattempo se ne stanno andando...

Dietro la corsa continua con i suoi milioni di scatti.  Sto sempre bene e cerco in tutti i modi di non farmi sorprendere anche se questo mi costa tanto dal punto di vista energetico.

Passano i giri e la situazione non cambia: due davanti (un A e un B) e il gruppo compatto dietro.  A due giri dal termine, su uno strappetto posto poco dopo il traguardo provo a aprire totalmente la manopola del gas. Dopo tanti scatti e scattini è arrivato il momento del tutto o nulla.  Un chilometro a tutta, dietro di me intravedo un paio di corridori.  Quando mi danno il cambio li riconosco e capisco che possiamo andare via.  Per altri tre chilometri siamo in apnea fino a quando non veniamo raggiunti da un gruppetto piuttosto numeroso, direi una quindicina.  Si viaggia abbastanza forte anche se non veramente a tutta.  Il gruppo dietro non si vede più e davanti a noi inziamo a vedere i due fuggitivi.

Ultimo giro, i fuggitivi sono sempre più vicini ma sono convinto che non li riprenderemo.  Sto ancora molto bene ma ormai non è che si possa fare più molto.  Aspetto gli ultimi due chilometri per muovermi.  Aspetto, aspetto e arriviamo allo sprint dove puntualmente faccio schifo... ma cosa aspetto a fare???

Le classifiche parlano di un 11esimo posto finale.  Altra occasione persa, chissà mai se riuscirò ad afferrarla questa occasione prima o poi.

La giornata non è ancora finita, avevo una mezza idea di tornare a casa in bici grazie al fatto di essere venuto accompagnato da mio “suocero”.  Come detto sono in preparazione per la GranFondo e così terminata la corsa mi cambio e mi rimetto in marcia verso casa per sciropparmi una dose supplementare di fatica.   Quanta strada devo fare?  Beh, non poca. Provate a prendere una cartina del Belgio e guardate dove si trovano Aalst e Schoten (paese dove abito).  All’andata in macchina ci abbiamo impiegato 45 minuti ma abbiamo fatto un bel pezzo di autostrada...  

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/infernodelnord/trackback.php?msg=3150834

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 24/08/07 alle 02:09 via WEB
Direi molto bene, vedrai che i risultati non tarderanno ad arrivare. Io invece ho il problema contrario al tuo scatto troppo presto e vengo ripreso a 2 mt dal traguardo... :-( Ciao riki
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 12/11/07 alle 20:36 via WEB
Complimenti Lollo! Sono del forum bdc e vorrei essere forte come te! Un italiano che si fa onore all'estero è sembre da apprezzare! Ciao :-)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

ULTIMI COMMENTI

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963