la mia vita...

pensavo....


Pensavo di scrivere “ho fatto..”, ma è bastato pensarle, queste due parole, ed ho sentito il cuore serrarsi per qualche istante in una morsa soffocante. È così triste. Non posso farlo, non posso,  non posso parlare di cosa ho amato della mia terra perché anche uscire di casa  correndo con la paura di perdere un autobus per il quale non sei in ritardo e poi aspettare dieci minuti alla fermata, anche questo era diventato parte integrante della mia spensieratezza. Ho amato persino le fermate degli autobus, quei ridicoli autobus a due piani che quando vai in alto e passi di fianco agli alberi entrano le foglie dal finestrino.