la mia vita...

resto in punta di piedi


Eccomi qui ancora una volta ad iniziare un'avventura, appassionante e triste , il mio romanzo, la mia vita, narrata da mani non molto abili.In punta di piedi perchè nessuno sa effettivamente chi sono, in punta di piedi perchè questo dev'essere un velo, uno strato che mi separa dall'armatura che indosso, dal sorriso che porto come una maschera fiera e stentorea, dev'essere quel fazzoletto col quale asciugo le mie lacrime silenziose.E' qui che voglio essere, è qui che voglio restare e pensare, ed essere egoista ed essere capricciosa e romantica e sognare e sognare e sognare senza mai preoccuparmi del dolore della realtà poichè il dolore vero è quello che ho dentro, è l'unico che voglio sentire e coltivare e far crescere fino a farlo germogliare e fiorire per portare una nuova primavera, un miraggio di calore e amore...Parole di una decadente queste o solo di una donna, quella che credeva essere veramente importante e che soffre ogni giorno come quel giorno, tutti si preoccupano di sentire il rumore che fa il cuore quando si spezza ma nessuno si è mai soffermato sul rumore che fa prima di spezzarsi, quello stridio, leggero come il fragore di una granata e poi silenzio, il silenzio ovattato di pianto, e quel fischio, segno che la fine è vicina che il cuore non regge altro e che si sta per spezzare, poi CRACK, sembra quasi il rumore di una fetta biscottata morsa di mattina mentre si fa la colazione, e la fine. Nulla più.