INFINITY

--,--'-(@ RITUAL IN VIRTUAL


 Quanto può essere uno svago il virtualequando non è invadente.E quanto può essere pedantequando è insolente?E' un mondo dove tuttipossono essere molti e dove quei molti vogliono essere unici.Ma è lì che sorge il problema...Se quell' unico è autentico e si distingueo se è solo una fantasia che si espande.Forse la soluzione è..."Che è tutto vero solquel che tu credi che sia" ? L'importante è che non ci sia ingerenzache non ci sia evidenza,che non ci sia conseguenza,che non ci sia importanza...Così se andrà male,potrai sempre direche è stata colpa del virtuale...:) 
 Pagliacci datati e saltimbanchi esperti,giocolieri e illusionisti consumati,circensi reiterati di pensionata esperienza,giovanette(?) avvenenti del nulla pensante ma avezze a far già le comari borgatare e ciarliere.Lingue biforcute e lunghequanto corte sono le sinapsi attive,con metro di analisi mozzatoa seconda del bisogno ad arte di cecità.Poi non dimentichiamo loro...il gruppetto degli ominidi virtuali.Quelli che senza infangare le donneche li hanno rifiutati, sono destinati a quel Nullache li terrifica ogni notte di ogni giorno,fantasmi cosmici di se stessi in quello Zero comico   a zero periodico al seguito.Di contorno e cornice... coloro che nell'ombra osservanocibandoci ogni giorno di mala curiosità.Scrutano, gufano, inventano...producono pellicole 3D di terz'ordinedegne dei migliori cineasti gossippari da visionare solo nelle loro visioni.Tanto, che problema c'è...Siamo nel virtuale...o no?