INFINITY

-,--'-(@ OCCHIO PER OCCHIO- Capitolo 8 @)-'--,-


 Ci dispiace sorella Mary. Ma sono stati commessi crimini e per questo si dovrà pagare. Noi siamo imparziali, la nostra regola è occhio per occhio. Nessuno sfugge a questo principio, dovresti saperlo. Perciò non ascolteremo le tue suppliche. E’ stato fatto e si farà sempre secondo ciò che è scritto. Mary sentì il contatto mentale che si chiudeva, con uno sforzo cercò di riprenderlo , ma fu inutile. Per il momento l’avevano esclusa. Aveva agito per il possibile e tentato l’impossibile per suo figlio, come una vera madre avrebbe fatto. Ma aveva fallito. Affranta dal dolore si gettò sul letto e pianse a dirotto. -----------------------------------------------  Era solo una matita da disegno, ma diversa dalle altre, più lunga, più grossa e con un’iscrizione in Braille con un chiaro messaggio per lui. Quando la prese in mano Roger ebbe subito la sensazione di una potente forza che si impadroniva del suo corpo,non voleva ostacolarlo, ma sostenerlo. Era la sua Matita, come una spada feroce e oscura  lo guidava in quello scontro oramai inevitabile. Capì subito che aveva bisogno di quella cosa per combattere e non gli importava affatto sapere il suo nome. Era stanco di avere paura, stanco di essere inseguito, perseguitato, spaventato. Stanco di vedere solo ombre e non la luce, stanco di dover affrontare i suoi incubi da solo. Ora la risposta gli apparve chiara come un’esplosione di scintille nella mente. Quell’arma era un dono dell’Eroe Buono per uccidere il suo nemico. Iniziò a maneggiare la matita davanti a lui,  con sorpresa vide il mostro trasformarsi in un’ombra fumosa che si ritirava e si ricomponeva, ma non si avvicinava. Molto bene- si disse - ora finalmente capirai che significa aver paura. Nel suo profondo stato di sonnambulismo Roger vide quell’ombra oltrepassare la porta della sua stanza come volesse scappare. Decise di rincorrerla, era il momento giusto per  farla finalmente a pezzi, o non se ne sarebbe più liberato. Uscì dalla porta e vide l’Ombra che ondeggiava, passava attraverso un’altra porta e si direzionava in un punto ben preciso. Lì si fermò e iniziò a vibrare in modo strano, sembrava volesse attirarlo proprio in quel punto o forse...la sua aggressività stava iniziando a svanire. Ora sei mio, mostro, ora sei tu che non hai più scampo e io ti ucciderò!Volevi i miei occhi ma non li avrai mai! Su quello che sembrava un volto nero senza forma comparve  un ghigno di scherno, Roger sentì una forte scarica di adrenalina attraversare il suo piccolo corpo, alzò la mano e colpì con decisione quella forma insana e schifosa. Fremette di uno strano piacere  quando sentì la sua matita penetrare qualcosa di molliccio  e gommoso, di sicuro era il cuore del mostro. Aveva colpito il suo nemico a morte!                                    ---------------------------------------Urla laceranti provenienti dalla sua corsia fecero accorrere l’infermiera di turno. Arrivata sul posto per un attimo si bloccò, agghiacciata dalla visione. Una scia di sangue proveniva dalla stanza n.16, steso sul corridoio e agonizzante dal dolore un uomo tentava di togliersi qualcosa di aguzzo che gli aveva trapassato l’occhio destro.   EPILOGO  Chiuse la lettera con il sigillo di ceralacca dell’Ordine e la consegnò al gregario preposto per il recapito. Tutto alla fine si era svolto come da protocollo. Anche il veggente era al sicuro, il sistema fallace della giustizia aveva facilitato il compito. Mentre si versava da bere, guardò il ritratto sorridente di sua moglie che le faceva l'occhiolino.Che ne dici Kate, anche stavolta abbiamo fatto un buon lavoro? Alla salute!  THE END 
   
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