Perché si sente nell'aria la sensazione di essere sospesi;è come una cortina triste che vela il cuore e le menti di chiunque, in questi giorni. Notizie che si stringono come filo spinato attorno alle semplici speranze di una vita meno complicata, meno ansiosa, meno sofferta. Da una guerra virale ancora non debellata, ora siamo catapultati in un quadro di odio e prevaricazione, di sete di potere, di vendette mai sopite. Poche menti degenerano e interi paesi stanno con il fiato sospeso. È dunque questo il nostro mondo? È questo il mondo che abbiamo garantito ai nostri figli? Perché dopo il Covid, dopo la guerra per le risorse energetiche, ci sarà la guerra dell'acqua...lo sappiamo già da ora. E ci siamo TUTTI dentro a questi eventi, che non sono le favole virtuali, non sono le scaramucce fra invidiosi e odiati dentro a uno schermo, non sono le guerriglie fatte a suon di mouse e fotine e tutto ciò che attorno si crea, si disfa e si inventa. NO. Lì fuori non c'è uno schermo a proteggere, non è un film, non è una simulazione alla PlayStation, non ci sono avatar. Lì fuori il culo ce l'abbiamo esposto tutti, nessuno escluso. Perciò sì, comprendo il velo di amarezza che intravedo in molte scritture qui dentro.... Perché in questo mondo virtuale alla fine è tutto più facile e leggero e nessuno muore, anche nella peggiore delle esperienze. Là fuori invece, è ben altra faccenda. E mi chiedono: Estelle, cosa ne pensi? Risposta: In verità sono piuttosto delusa dal genere umano. Capace di pensieri e imprese così meravigliosi in tanti campi e di sentimenti così profondi in comunione con il pianeta, quanto incapace di una consapevolezza intimae umile della propria mortalità. Siamo mortali. A iniziare da chi vuole essere una macchina di morte per tutti noi. È così difficile da capire? E s t y
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Perché si sente nell'aria la sensazione di essere sospesi;è come una cortina triste che vela il cuore e le menti di chiunque, in questi giorni. Notizie che si stringono come filo spinato attorno alle semplici speranze di una vita meno complicata, meno ansiosa, meno sofferta. Da una guerra virale ancora non debellata, ora siamo catapultati in un quadro di odio e prevaricazione, di sete di potere, di vendette mai sopite. Poche menti degenerano e interi paesi stanno con il fiato sospeso. È dunque questo il nostro mondo? È questo il mondo che abbiamo garantito ai nostri figli? Perché dopo il Covid, dopo la guerra per le risorse energetiche, ci sarà la guerra dell'acqua...lo sappiamo già da ora. E ci siamo TUTTI dentro a questi eventi, che non sono le favole virtuali, non sono le scaramucce fra invidiosi e odiati dentro a uno schermo, non sono le guerriglie fatte a suon di mouse e fotine e tutto ciò che attorno si crea, si disfa e si inventa. NO. Lì fuori non c'è uno schermo a proteggere, non è un film, non è una simulazione alla PlayStation, non ci sono avatar. Lì fuori il culo ce l'abbiamo esposto tutti, nessuno escluso. Perciò sì, comprendo il velo di amarezza che intravedo in molte scritture qui dentro.... Perché in questo mondo virtuale alla fine è tutto più facile e leggero e nessuno muore, anche nella peggiore delle esperienze. Là fuori invece, è ben altra faccenda. E mi chiedono: Estelle, cosa ne pensi? Risposta: In verità sono piuttosto delusa dal genere umano. Capace di pensieri e imprese così meravigliosi in tanti campi e di sentimenti così profondi in comunione con il pianeta, quanto incapace di una consapevolezza intimae umile della propria mortalità. Siamo mortali. A iniziare da chi vuole essere una macchina di morte per tutti noi. È così difficile da capire? E s t y