INFINITY

-,--'--(@ I RACCONTI DELLA PANCHINA @)--'--,-


 CAPITOLO 1- CYBORG Ho sempre trovato curiosa la capacità dell'essere umano di concepire e interpretare con ottiche diverse uno stesso fenomeno. Penso ad esempio alla singolarità di considerare una salita come una discesa e vedere che una discesa spesso non è altro che una salita. Chine verso l'alto e scalate verso il basso. Mai dare nulla per scontato...Da giorni il riverbero di questo pensiero roteava nella mente di Alex327 in modo prepotente e assordante creando alert di livello 1 nel suo protocollo di sicurezza. Era un cyborg addetto all'archivio dei ricordi umani e quel messaggio arrivava da fonte sconosciuta come brillasse di luce propria, intoccabile e inafferrabile.  Alex327 si chiedeva perchè quel pensiero fosse considerato una minaccia e da quale mente provenisse. Domande che restavano appese  mentre restava seduto sulla sua panchina preferita nel parco al quale era stato destinato provvisoriamente come guardiano. I flussi che stava tentando di afferrare  erano  ben criptati e impenetrabili barriere composte da milioni di code criptati su base complessa come in una torre inviolabile, era evidente che qualcuno o qualcosa gli impediva di accedere a informazioni per ottenere risposte.-Cosa c'è Alex, sei sorpreso?-Più che altro sono confuso, Panky.-Il Sistema ha inibitori e lo sapevi , se sei infastidito lo capisco.-Non sono infastidito la mia progettazione non contempla questa emozione.-Balle Alex....balle! Stai acquisendo consapevolezza e vuoi risposte!-Anche se volessi non ho nessun accesso. Io non sono come lei...-Parli dellla Raccoglitrice, vero?-Certo, e di chi altri? Ha iniziato proprio in questo luogo la sua opera, io ho accesso all'archivio ufficiale che la riguarda. Poi un giorno ha deciso di andarsene con tutto ciò  che era riuscita a conoscere sul Sistema, l'unica ad essere riuscita a bypassare quel maledetto muro che ha più di chiavi che porte.  -E se l'accesso al Sistema te lo dessi io, cyborg?