Preferisco
una persona passionale
ad una perfetta.
La sua passione
sarà la mia imperfezione.
La sua imperfezione
sarà la mia passione.
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Post n°508 pubblicato il 28 Aprile 2017 da Estelle_k
"Ogni impulso che soffochiamo ci avvelena l'esistenza" ( Oscar Wilde- Il ritratto di Dorian Gray)
Ho sempre avuto una simpatia innata per molti pensieri di O.Wilde, che sapeva unire la sottile ed educata provocazione ad una filosofia di vita libertina aldisopra di maschere morali e ipocrisia del buon costume. E adoro questo romanzo, di cui ho visto anche due versioni cinematografiche. Una storia che parla del dominio dei sensi terreni di un giovane londinese di buona famiglia, dove un ritratto fatto al giovane da un pittore così bravo, da averne saputo catturare l'anima nella tela, è il tema del prezzo finale e "consapevole" da pagare. Con quello strano sortilegio che lega il giovane al suo ritratto, dove tutte le azioni più negative, grette, immorali e brutali che avrebbe poi compiuto nella sua vita, non avrebbero mai segnato l'aspetto della sua persona, bensì si sarebbero impresse evidenti e chiare nel tempo solo sul suo ritratto. Fino al momento in cui egli non deciderà di affrontare sè stesso guardando quella tela come di fronte allo specchio che rifletteva la sua anima corrotta. Cosa che alla fine il vecchio/giovane Dorian farà deciso ad affrontare finalmente i suoi demoni. Ora. Se voi foste il protagonista della storia, cosa fareste alla fine del romanzo, avendo la possibilità di cambiare il finale? Chiaramente tenendo conto dei vostri demoni... (Che poi suvvia, è solo un romanzo....) ^__*
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Lo sovrascrivo (o meglio, sovradisegno)...
^__^
Bacio...
Bacio..
clicca!!!
Ma ciaooooooo cara Estelle, scusa la mia prolungata assenza dal tuo blog!!
E' tra i miei libri preferiti, sai?
Cosa farei? uhm ... chissà, ci vuole coraggio per affrontare se stessi; sicuramente più di quello che ci vuole per affrontare gli altri. Gli altri non arrivano così in profondità. E' rara la persona al di fuori di noi che riesce a farlo
Quindi ... io lo cambierei così ...
" La mano, ancor prima dello sguardo, provava a toccare il ritratto, come per accertarsi della sostanza di cui era fatto. Se quella sostanza fosse stata almeno un po' diversa dalla sua, non sarebbe successo nulla di grave. Non era tuttavia così semplice, perché lo specchio oltre il quadro ancora si ostinava a riflettere un'immagine troppo giovane e sapevo che non poteva essere ...
Quando il contatto mi indusse ad un soprassalto capii che avevo ancora una speranza. Io ero diversa, o forse, potevo ancora esserlo; così, mentre il quadro si fondeva con lo specchio alle sue spalle, la mia mano si prendeva anche il braccio e io gli offrivo tutta me stessa.
Entrai completamente nel quadro, che a sua volta si fuse nello specchio. Fu da lì che intravidi nella stanza una figura conosciuta ... goffa, stanca, adulta, ma con ancora una luce di speranza negli occhi ... la guardai meglio, lei mi guardò ........
Ero io
Ti lascio il link!!!
eccolo :-)