Non ingoiare rospi

L'IVA SUL GAS DEVE SCENDERE AL 10%


CODACONS E LISTACONSUMATORI DIFFIDANO LE AZIENDE DEL GAS SICILIANE A RIBASSARE L'IVA SULLA FORNITURA PER USO DOMESTICO AL 10%I DUE MOVIMENTI MINACCIANO UN'AZIONE DI AUTORIDUZIONE DELLE BOLLETTECon almeno due risoluzioni (113 del 26/8/98 e la 103 del 20/08/98) il Ministero delle Finanze ha chiarito che le prestazioni dedotte nei contratti servizio-energia sono soggette all'IVA con applicazione dell'aliquota del 10% se l'energia viene erogata per uso domestico. Questo significa che il Ministero ha ribadito che l'aliquota IVA sui consumi di gas per uso cottura cibi e riscaldamento acqua calda sanitaria deve essere calcolata al 10%. A ribadire tale concetto numerose sentenze dei Giudici di pace di tutta Italia, che hanno dato ragione agli utenti.Invece le aziende di distribuzione del gas praticano sui contratti misti (uso domestico e uso riscaldamento) l'aliquota IVA al 20% su tutta la fornitura addirittura anche nei periodi durante i quali il riscaldamento è spento per legge o per disposizione dei sindaci.Una situazione che inevitabilmente si ripercuote sulle tasche dei consumatori gravando non poco sui bilanci delle famiglie.Codacons e Listaconsumatori diffidano oggi tutte le società del gas che erogano il servizio di fornitura in Sicilia ad effettuare le distinzioni previste dalla legge in merito alle aliquote IVA (10% e 20%), per non appesantire le bollette degli utenti."Se le società del gas continueranno ad applicare l'IVA al 20% su tutte le forniture - afferma Giovanni Petrone, leader della Listaconsumatori - non escludiamo di arrivare a clamorose campagne di autoriduzione delle bollette da parte delle famiglie".