Creato da Pablito00 il 19/01/2011
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Guida agli investimenti online

Post n°3 pubblicato il 22 Febbraio 2011 da Pablito00
 

In economia si sente spesso parlare di investimenti e di risparmi, ma cosa si intende con questi vocaboli esattamente? In macroeconomia, con il termine investimento si indica il comprare un nuovo capitale fisico, come potrebbe essere ad esempio un immobile o un utensile da lavoro, ed invece con la parola risparmio si fa riferimento al deposito dei propri soldi in banca, oppure all'acquisto di titoli e obbligazioni. Diversamente, nell'ordinario linguaggio erariale quando si parla di investimento si intende l'acquisto di titoli o obbligazioni, mentre con risparmio si intende il denaro che viene conservato per il futuro e non viene sperperato.



Le aziende e gli enti pubblici emettono delle obbligazioni per finanziarsi. Il fatto di reperire il denaro attraverso i risparmiatori invece che tramite le banche permette all'azienda di ottenere delle condizioni molto più favorevoli, visto che ciò gli consente di stabilire in prima persona le percentuali d'interesse, l'ammontare delle quote e la data finale per il saldo di tale importo. Per coloro che acquistano le quote, la possibilità di partecipare all'acquisto di obbligazioni costituisce una forma di investimento per alcuni aspetti meno rischiosa e vantaggiosa in confronto ad altre alternative.



Nel momento in cui emana delle obbligazioni, l'impresa consegna un prospetto informativo, un documento solitamente suddiviso in due sezioni che fornisce delucidazioni agli investitori: all'interno della prima parte sono presenti tutte le notizie relative alla gestione della società e le caratteristiche dei fondi, ed inoltre le metodologie di adesione al fondo e il piano d'investimento. La seconda sezione invece include prospetti grafici e note che esplicano i contenuti in maniera visiva e mettono in luce pregi e difetti dell'investimento. La società si impegna quindi a rendere chiaro lo scopo il punto di arrivo dell'investimento, focalizzando l'obiettivo del fondo e se gli investitori guadagneranno in maniera continuativa oppure nel lungo periodo, l'approccio metodologico deciso, focalizzandosi maggiormente sul genere di titoli e gli altri ambiti in cui l'azienda intende puntare.



Come detto sopra, nel prospetto informativo l'azienda è tenuta anche ad mettere in luce i rischi derivanti dall'investimento, e ad attribuirne un valore a seconda dell'intensità. Inoltre, dal momento che ad ogni investimento coincidono delle spese diverse a seconda del tipo di fondo, nel documento vengono evidenziate le commissioni di compravendita e la percentuale di rendimento trattenuta per dare un compenso all'azienda che si occupa di amministrare il fondo e onorare in questo modo i costi di gestione e le spese di attività.



Per legge, ora è obbligatorio specificare anche il Total Expense Ratio che determina in che misura in effetti i compensi abbiano influenza sul patrimonio del fondo, ed è rappresentato dal rapporto in percentuale tra il totale degli oneri gravante sul fondo ed il patrimonio medio dello stesso. Negli oneri vengono inclusi i compensi di gestione, il compenso riconosciuto alla Banca Depositaria, le spese di contabilità e operazioni burocratiche, tutti i bolli necessari per gli atti ed il contributo di vigilanza alla Consob. Ciò che invece non è incluso nei conteggi sono le tasse applicate al fondo d'investimento e quelle gravanti soggetto beneficiario da corrispondere all'atto della sottoscrizione o del rimborso.

Se necessiti di consulenza fiscale milano rivolgiti a Costanzo & Associati, uno studio professionale di dottori commercialisti specializzato anche nella consulenza strategica, finanziaria e societaria.

 
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Piccole e medie aziende, come mantenerle in salute

Post n°2 pubblicato il 09 Febbraio 2011 da Pablito00
 
Tag: pmi

Dagli Stati Uniti arrivano notizie davvero confortanti per l'economia di tutto il pianeta: la più recente riprova è giunta in seguito ad un vertice tenutosi nel Montana al quale hanno partecipato dei veri e propri luminari del settore economico come Warren Buffet, il CEO di Microsoft Steve Ballmer ed il Presidente di GE Jeff Immelt, che hanno sottolineato nell'occasione come il mondo stia vivendo una ripresa del mercato sotto ogni punto di vista, che nel lungo periodo porterà ad un momento storico florido, carico di novità e rivoluzioni in ambito tecnologico.

Ascoltare delle news tanto ottimistiche per il futuro è senza dubbio ciò che tutti auspicano, ma in che modo possono agire le piccole e medie aziende per sconfiggere i periodi in cui al contrario la finanza è in stallo per far sì che l'impresa non ne risenta?

Buffet, Ballmer e Immelt hanno stilato una scaletta con i loro importanti suggerimenti per dare una mano ai piccoli e medi imprenditori a fare in modo che la loro azienda goda di ottima salute.

1. Servizio clienti - La parola d'ordine è tornare alle origini, prestando attenzione ai clienti attuali e cercando di accattivarsi la loro fiducia nella maniera che viene considerata più adeguata. Il passaparola è ancora uno dei mezzi pubblicitari più incisivi, quindi i gesti come lo spedire lettere di ringraziamento per gli affari, dedicare ai clienti vantaggi elitari o tenere degli eventi speciali soltanto per loro sono quanto mai efficaci. Piccoli gesti sono in grado di fare davvero molto per garantire la fedeltà del cliente.

2. Sito web - Se non si dispone di un sito web è arrivato il momento di averne uno. Non è necessario avere un sito web eccessivamente elaborato, ma clienti potenziali e attuali dovrebbero essere in grado di trovare il business su internet ed ottenere informazioni di base sui servizi offerti, gli orari d'apertura ed ogni elemento indicante i contatti. Specifiche analisi condotte in merito hanno confermato che sempre più persone si affidano alla ricerca sul web per trovare ciò di cui hanno bisogno.

3. Social networks - Facebook e Twitter sono grandi risorse per le piccole e medie imprese. Danno l'opportunità di aprire un account gratuitamente e di comunicare in modo istantaneo con la propria clientela con messaggi promozionali o di pubblica utilità. I social networks sono un ottimo modo per raggiungere un ampio bacino d'utenza grazie al web e portare la propria impresa alla conoscenza di tutti.

4. Reparto contabile - Lesinare sulle risorse destinate alla contabilità è controproducente: è fondamentale essere costantemente a conoscenza di ogni singolo sviluppo monetario della propria impresa, monitorando alla perfezione entrate e uscite al fine di prendere decisioni sempre più oculate e frutto di un processo efficace. Lo sbaglio più superficiale che una piccola o media impresa potrebbe commettere sarebbe il non possedere dei resoconti minuziosamente dettagliati in merito. Mettersi nelle mani di consulenti aziendali milano è perciò una decisione oculata per prendere confidenza con tutta la parte concernente la contabilità d'impresa, dal momento che questi società forniscono soluzioni studiate su misura che tengono conto in maniera adeguata dei bisogni primari dell'azienda stessa e del bilancio.

 
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Certificates: -mezzi finanziari ideati per piccoli e medi investitori

Post n°1 pubblicato il 19 Gennaio 2011 da Pablito00
 

Quando si parla di finanza ed economia è inevitabile incappare in alcuni termini più o meno conosciuti che in determinate situazioni possono generare un po' di confusione. Un primo approccio tra i numerosi strumenti finanziari esistenti può risultare difficile: per iniziare, cosa si intende con il termine "strumenti finanziari"? Principalmente il termine include tutti i prodotti finanziari e tutte le metodologie di investimento finanziario, tra cui le azioni, i fondi, i titoli ed le obbligazioni, suddivisi principalmente in strumenti primari e derivati.



Gli strumenti primari sono quelli che hanno un valore non influenzato da altri strumenti finanziari, e che sono direttamente collegati in maniera esclusiva agli utili generati da un'impresa. Gli strumenti derivati invece sono quei mezzi di investimento il cui valore è per intero derivante da quello di un'altra azienda, sia essa finanziaria o reale.



Negli ultimi anni il mercato finanziario ha subito profondi cambiamenti, e le società di consulenza finanziaria milano lo sanno bene, e si sono affacciati in maniera quasi esponenziale gli strumenti finanziari per i risparmiatori di calibro medio piccolo, c'è stato un vero e proprio boom di proposte studiate ad hoc: tra le altre, menzioniamo i fondi comuni, gli Etf in dollaro oppure in euro e soprattutto i Certificates.



I certificates sono dei veri e propri strumenti di gestione che consentono di diversificare ulteriormente il nostro portfolio, a vantaggio di una riduzione dei rischi: per questi motivi, rappresentano una valida alternativa ai fondi comuni e agli Etf. Il mercato nato esclusivamente per i Certificates è il SeDex (Security Derivatives Exchange). La quota minima fissata per l'investimento è di 10 Certificates e la tassazione corrisponde a quella applicata sul mercato azionario su minusvalenze e plusvalenze. Usualmente si possono effettuare scambi sui Servizi di Scambi Organizzati (SSO), che sono organizzati e curati dalle singole banche presso le quali vengono quotati direttamente i titoli ed i derivati al momento in circolazione.



Tali strumenti finanziari devono gran parte del loro successo al fatto che siano strumenti derivati ma rispetto ad altre soluzioni siano accessibili anche a piccoli e medi investitori, che hanno in questo modo la possibilità  di coprire senza ingenti finanziamenti un ampio ventaglio di titoli sia azionari che commodities.



La rendita dei Certificates è influenzata dall'andamento del titolo o indice, e si suddividono in investment e leverage. Mentre i primi rappresentano una soluzione ottimale per investimenti a lungo termine con spese di accensione ammortizzate, i secondi sfruttano pienamente la leva finanziaria replicando fedelmente il comportamento di un investimento future ma anche evidenziandone le oscillazioni.



Gli unici punti deboli di questi strumenti finanziari sono essenzialmente due: innanzitutto, risultano di difficile valutazione, soprattutto per la parte che concerne i costi riservati all'investitore. Inoltre non essendo composti solamente da titoli fisici ma spesso anche da derivati hanno un patrimonio attaccabile nel caso in cui una delle società emittenti dichiari il fallimento.



Ciò non sminuisce in alcun modo il valore dei Certificates, semplicemente sottolinea il fatto che tali strumenti finanziari dovrebbero rappresentare soltanto una una piccola percentuale dei nostri investimenti totali.

 
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