Dietrolequinte

Angelo Curcio


 Angelo Curcio
Nato ad Avellino nel giugno del ‘66, ho lungamente vissuto ad Atripalda, entroterra provinciale allora vissuto come gabbia asfissiante e con gli anni e le distanze rivalutato come scrigno di ricordi e valori. Costante serenità nella memoria, poi il sisma del 1980 a scompaginare i luoghi e gli equilibri. Fin da giovanissimo l'amore per la lettura e la buona musica: la poesia era allora un esperimento da celare nel cassetto. Non così avviene per l'impegno politico, assiduamente praticato ma sempre vissuto con grosso anelito ideale.Si volge quindi lo sguardo verso altri orizzonti; prima la Lucchesia, per una intensa esperienza di servizio civile sostitutivo, quindi Parma, dove ho vissuto per quasi un decennio, e adesso la Sicilia, con la mia edicola/cartoleria che conduco insieme a mia moglie, mentre mio figlio cresce e mostra squisite proprietà di linguaggio. In tutti questi anni e peregrinazioni la poesia non ha mai smesso di accompagnarmi: spero di far innamorare di essa anche mio figlioCon una pietra al collo e un groppo in golaLuna dei terremotati