PROGETTO

Accreditati e ripasso del lavoro, da domani si inizia


Dopo una lunghissima giornata, iniziata all 5 stamattina, siamo finalmente (quasi) a destinazione.Alle 14 eravamo a Rieti. La procedura prevedeva un primo accreditamento con formazione delle squadre presso il Collegio dei Geometri (le squadre, a dire il vero, erano già formate, vi era solo da formalizzare alcuni nominativi) e comunicazione della destinazione.A noi ossolani, però, è stato solo detto che dovevamo recarci in Abruzzo, ma ancora non si sapeva il comune.Alle 15, riunione alla Di.Coma.C, di tutti i tecnici (Geometri, Ingegneri e Architetti). I due funzionari dela protezione Civile Nazionale, hanno fornito le indicazioni procedurali nonchè le raccomandazioni, chiarendo tutte le difficoltà del caso, dovute purtroppo anche ad una difficile organizzazione dei COM (centri operativi comunali, un po' per via, ovvio, dell'emergenza in cui si sono improvvisamente ritrovati, un po' anche perchè, in tempo di "pace" non si sono mai attivate certe procedure che poi, in caso di emergenza, sarebbero state utilissime).Alle 19 terminata questa fase, siamo rimasti ancora un ora in attesa dei tesserini e del numero di squadra (fondamentale in quanto sta alla base del rapporto con la Protezione Civile, in quanto codice di riconoscimento dei tecnici firmatari delle schede di agibilità).Alle 20, finalmente, ci veniva comunicata la destinaizone: io e il mio collaboratore a Fano Ariano, in provincia di Teramo, mentre Gervasoni e Castellano vicino a L'Aquila. L'albergo, a quell'ora, da scegliere tra un elenco fornito in fretta e furia: telefonando, scoprivamo che quello più vicino alla nostra destinazione non aveva camere a disposizione, quindi abbiamo deciso di pernottare insieme agli altri due ossolani (in una struttura a 5 km dalla loro destinazione) mentre domattina percorreremo gli ulteriori 45 minuti che rimangono.Quindi, dopo un altra ora di auto, alle 21 eravamo in albergo e abbiamo potuto cenare.Della prima giornata rimane di certo una impressione di organizzazione un po' difficile, vuoi per la situazione emergenziale vuoi per il fatto che, il nostro Paese, di sicuro non ha ancora ben assimilato le prassi di informatizzazione e digitalizzazione.Ma, una delle cose che ci è stata raccomandata in questi giorni, è la pazienza.Tutti i giorni dovremo recarci nei COM di primo mattino, prendere le istanze e organizzare i sopralluoghi. Poi uscire, fare tutti i sorpalluoghi (con le molte attenzioni richieste, i tecnici della Di.Coma.C sono piuttosto attenti e pretendono schede perfettamente compilate). Poi, ogni sera, dovremo ritornare nei COM, effettuare le prassi necessarie (copie delle modulistiche da lasciare in comune e quelle da far timbrare per portarle a Rieti, preparazione dei fascicoli, preparazione delle fotografie). A metà settimane e martedì prossimo, ultimo giorno, tornare a Rieti alla Di.Coma.C a consegnare la documentazione.Ci sono complessivamente 55.000 istanze di cittadini che richiedono la agibilità, ad oggi ne sono state evase 17.000. Quindi di lavoro non ne manca di certo, e ce ne sarà ancora per almeno un paio di mesi.Quello che rende difficile è la dislocazione degli alberghi rispetto alle zone di lavoro: se non troveremo un albergo piu vicino, ogni giorno avremo circa 1,5 ore di auto da percorrere su strade di montagna (pernottiamo a Montereale, a circa 950 mt di quota). Tempo sottratto al lavoro.Mi si chiudono gli occhi, siamo tutti piuttosto stanchi dalla giornata. A domani