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Amarcord


ci trovammo alle 3emezza del mattino , quel lunedi afoso dell'estate piu' calda che io ricordi , quella dell '82, complice i mondiali di spagna e l'appena terminata sfida con il Brasile . L'euforia era alle stelle, le strade deserte per il caldo e per le partite, erano iniziate le vacanze e tutto sembrava perfetto.Ci trovammo alle treemezzo quando ancora c'e' un po' di foschia, quella  che non ti abbandonava ne' d'inverno e nemmeno d'estate tanta era l'umidita' e la condensa che ci avvolgeva nel Polesine..Ci trovammo alle treemezza io , mio fratello , il Luder , il Beppe e Giaco.Il Beppe era il primo di noi ad aver avuto la patente e, soprattutto, l'auto, noi mettemmo la tenda stile Hotel di Gheddafi , gli altri i lettini gonfiabili: caricammo il tutto in auto e via a caso : destinazione Est, dritti verso il mare.Il Luder , futuro batterista, penso’ bene di allietare l’intero  viaggio con i suoi assoli di bongo , cosi’ belli e piacevoli che  provammo pure a venderli al vu cumpra’  che trovammo allle cinqueemezza al  primo autogrill : dopo lunghe trattative il marocchino accetto’ le nostre 5000 Lire e fece scomparire i bonghi prima del ritorno del Luder dalla toilette. Fu l’unico vero affare che riuscimmo a fare in vita nostra con un venditore ambulante.Il Luder pianse due giorni ma noi potevamo finalmente ascoltare un po’ di radio in santa pace.Il Beppe, mio carissimo amico d’infanzia, era strano in quei giorni. Ma a 18anni che pensieri vuoi fare ? non si capisce ancora nulla a quell’eta’ , non sai cosa sia il lavoro , i soldi te li danno i genitori e, terminate le scuole , l’unica preoccupazione e’ cosa inventarsi durante la giornata per passare il tempo. Poi finalmente Il mare.il primo camping  che trovammo fu nostro e dopo 8 ore completammo l’installazione del tendone (m solo grazie all’aiuto di altri tre esperti campeggiatori che ci vennero in soccorso appena notarono la nostra ignoranza in materia).Acqua , sale e sole e l’atmosfera che si faceva sempre piu’ calda , nel frattempo battemmo facilmente la Polonia e la finale a Madrid era nostra:poche ore dopo ci raggiunse la Germania e il derby d’Europa classico avrebbe definito chi sarebbe diventato Campione del Mondo.Non ricordo cosa accadde ma dovemmo  lasciare il campeggio, forse a causa degli schiamazzi notturni del Luder che, colto da disperazione per la perdita dei bonghi , randellava i bidoni della spazzatura intonando Black Magic Woman alle tre del mattino…mah…. Alle nove smontammo il catafalco e partimmo alla ricerca di un nuovo campeggio .Lo trovammo poco prima di arrivare ad Albarella , ricalammo i tendaggi e , al grido di “forza Azzurri” in attesa della finalissima, iniziammo a rimontare il circo: stranamente nessuno dei vicini campeggiatori ci diede una mano e il “mostro”  lo finimmo di montare giusti giusti per andare  dormire. L’atmosfera che arieggiava in quel campeggio era strana.Il giorno della finale, quando ci ammassammo nell’unico Bar con tv  lo capimmo perfettamente: eravamo gli unici italiani , tutti gli altri erano tedeschi! Eravamo circondati. Ecco perche’ attorno a noi avevamo tende modernamente attrezzate ed organizzate con zona entrata, zona giorno e zona notte e piscina 12x12 mentre la nostra era solo un viavai di slip e calzini appesi ai rami dei pini o dove capitava. Ecco peche’ per tre giorni venivamo guardati con aria di sufficienza e pochi minuti prima del fischio d’inizio venimmo apostrofati con un “Italien kaputt”. No problem.Il Luder, non so come , non so perche’ arrivo ‘ trafelato a 2 secondi dal fischio d’inizio.E, magia (qui ci vorrebbe un altro post , ndr ) aveva tra le mani i suoi bonghi!!!   Si, si,si , avete letto bene : non erano dei bonghi qualsiasi, erano i suoi , quelli originali.L’applauso ci venne spontaneo mentre i crucchi  capirono che nonostante fossimo in 5 contro 200 avremmo trasformato  quella serata in un caos infernale. A questo punto la  formazione era pronta, scendemmo in campo nel seguente ordine : io e mio fratello alla sinistra , Beppe e Giaco alla destra , in centro ben protetto il Luder con il suo strumento tra le cosce,quando inizio’  la finale Italia- Germania scoppio’ l’apoteosi e non so se c’era piu’ casino al Bernabeu o al Bar del nostro campeggio. Il resto e’ storia.Per quanto ci riguarda, alle ore ventitreetrenta dopo la duecentesima protesta per schiamazzi da parte dell’ennesimo crucco che pretendeva di addormentarsi subito il fischio di fine partita, i proprietari italiani (neutrali visto la loro clientela) ci invitarono a cambiare campeggio .          Abbandonammo il campo di battaglia alle treemezza di quel lunedi mattina afoso e nebbioso lasciando davanti alla tenda del capoccia-crucco-similrumenigge un paio di bonghi a ricordo di quella fantastica nottata dell’estate dell’82 .