Michelangelo De Meo

Il ponte in legno delle Tremiti bocciato da Sgarbi: «E' un onore»


L'avveniristico progetto dell'ingegnere sipontino Michelangelo De Meo ha attirato le critiche dell'ex sottosegretario dei Beni culturali Vittorio Sgarbi, che lo ha definito una "gran furbata". E l'ideatore non si scompone: «Sono onorato dalle parole di Sgarbi». Il collegamento ha come scopo quello di recuperare un antico passaggio di età borbonica documentato dal carteggio dell'epoca e dai vecchi pali di fondazione nei fondali delle Diomedee. Sarà presentato pubblicamente il 18 ottobre. 
Isole Tremiti. Si chiama il ponte delle emozioni: un collegamento in legno tra le Isole Tremiti. Il progetto, la cui idea risale a un anno fa, è stato messo nero su bianco dall’ingegnere sipontino Michelangelo De Meo e sarà presentato il prossimo 18 ottobre nel Palazzo dei Celestini a Manfredonia. Ancor prima della sua ufficializzazione, è già diventato un caso nazionale attirando le critiche dell’ex sottosegretario dei Beni culturali ed esperto d’arte Vittorio Sgarbi.   «E’ una gran furbata - ha detto il critico intervistato da un noto settimanale – l’opera fa parte della nuova frontiera dello scempio ambientale derivante dallo pseudoecologismo». Secondo Sgarbi, la struttura merita la bocciatura perché «non è sufficiente pensare di realizzare il collegamento in legno per risolvere la questione della compatibilità ambientale, ma un presupposto fondamentale è il rapporto di integrazione con il contesto circostante». L’avveniristica opera in realtà è anche un ponte con la storia: l’ingegnere ha infatti scoperto l’esistenza di un antico passaggio in legno di quercia realizzato nel periodo borbonico. E’ riuscito a trovare anche l’antico carteggio come testimonianza e anche alcuni degli antichi pali di fondazione nel fondale marino. Forte anche della sua valenza culturale, l’ingegnere De Meo non si scompone davanti al giudizio di Sgarbi, anzi: «Che un grande critico d’arte, come il Professore Vittorio Sgarbi abbia espresso un parere, positivo o negativo, sul mio progetto definendolo “una gran furbata”, è un grande onore per me! Questo significa che l’idea di ripristinare un vecchio ponte in legno, esistito nel periodo Borbonico, che collegava le Isole Tremiti tra di loro, continua a incuriosire e a far parlare a livello nazionale! Tantissimi sono i sostenitori di questa iniziativa progettuale, numerosi i docenti universitari, gli esperti di turismo internazionale, gli economisti, gli ingegneri, i tremitesi, i politici, gli storici, che ritengono che questa idea possa rilanciare il turismo internazionale sul Gargano, oramai in totale retrocessione a causa di scelte politiche fallimentari e degli incendi! Condivido quello che ha detto Sgarbi, dai noi al sud, le case sono di pietra con il tetto in legno e non totalmente in legno come al nord!».   De Meo ricapitola gli obiettivi del progetto: «eliminare le barriere naturali ed architettoniche e rendere accessibile il territorio attraverso percorsi e strutture idonee per disabili, portatori di handicap ed anziani; consentire una maggiore fruibilità ed abitabilità delle isole; non imporsi sul paesaggio ma deve diventare parte di esso, in armonia con tutto ciò che lo circonda, deve arricchire il paesaggio ed essere un monumento; porsi come una costruzione reversibile, nel senso che se si decidesse di smontarlo si tornerebbe allo stato iniziale senza danni e tracce residue sull’ambiente come è successo per il vecchio ponte; incrementare il valore scenico e panoramico, sia un valore aggiunto». Sul ponte ci saranno anche dei box, che non «intaccheranno l’economia dei residenti e che avranno la funzione di promuovere le città del Gargano, della Puglia e del Molise, incentivando i turisti a recarsi anche verso le località garganiche e pugliesi, in questo modo si riuscirà a distribuire il turismo su tutto il territorio, facendo diventare le Tremiti 'il cuore pulsante del Gargano'».   Il tecnico ritiene che il territorio Garganico abbia bisogno di «grandi simboli come la Torre di Eifell, il Ponte Vecchio, il Colosseo, la Tower Bridge di Londra ecc..opere che hanno reso famosi, in tutto il mondo, quei territori e aver attirato il turismo internazionale». Pubblicato su PrimonumeroFonte: http://www.primonumero.it/attualita/primopiano/